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Sciopero degli insegnanti. Cirio: “Porterò la loro voce a Bruxelles”

Fiera del tartufo numero 86, presentazione all'Agenzia di Pollenzo 1
Alberto Cirio in un'immagine di repertorio
SCUOLA L’europarlamentare Alberto Cirio, già assessore all’istruzione della Regione Piemonte dal 2010 al 2014 interviene sullo sciopero indetto l’8 gennaio per protestare contro la sentenza del Consiglio di Stato che, a fine dicembre, ha stabilito in via definitiva che gli insegnanti in possesso di un diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002, ma privi della laurea, dovranno essere esclusi dalle graduatorie ad esaurimento.

«Lunedì ricomincia la scuola dopo le vacanze di Natale, ma per migliaia di insegnanti il 2018 non inizia bene. Sia come papà che da ex assessore all’Istruzione di una delle regioni più grandi d’Italia, penso che questa situazione sia assurda. Io sto dalla parte degli insegnanti e farò in modo di portare la loro voce a Bruxelles».

«Significa che decine di migliaia di insegnanti, dopo aver subito il precariato per tantissimi anni, non potranno più ottenere un posto di ruolo – prosegue Alberto Cirio -. Alla faccia della “buona scuola”, questo è un altro dei pasticci che ci ha regalato chi ci governa, perché la soluzione va trovata per vie politiche non giuridiche».

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