GIALLO Si intitola Alba di un delitto il primo romanzo giallo dell’albese Mauro Rivetti ambientato nella sua città: presentato alla Notte bianca delle librerie dall’autore con Gian Maria Aliberti Gerbotto, è pubblicato dalle edizioni San Giuseppe. Il ricavato della vendita viene devoluto alla Collina degli elfi di Govone; il libro costa 10 euro ed è disponibile alla libreria La Torre.
Mauro, com’è nata l’idea di scrivere un romanzo ambientato ad Alba?
«Abitare qui costituisce un privilegio, siamo in una cittadina a misura di individuo. Vivere in centro mi ha fatto conoscere personaggi che mi hanno ispirato: Guido Harari, Fiorenzo Calosso, Bruno Murialdo, Paola Farinetti, Beppe Nova, Paolo Paglia».
Quali incontri l’hanno colpita di più?
«Proprio alcuni di questi personaggi si sono rivelati come nuove amicizie e con alcuni di loro è nata una sorta di collaborazione. Penso all’amico Gian Maria Aliberti Gerbotto con il quale ho passato belle serate a parlare della trama del libro: a lui devo la sfoltitura del testo che è passato da 500 a circa 320 pagine. Oppure a Beppe Ghisolfi, che mi ha dato alcuni spunti per la caratterizzazione del personaggio principale, e a tanti altri con cui ho condiviso il progetto e mi hanno incoraggiato a proseguirlo».
Mi parli del titolo…
«In prima battuta, bocciatissimo da mia moglie, sarebbe stato Un bar al delitto: titolo molto evocativo, ma anche Roberto Cerrato in veste di editore mi ha invitato a essere dolce. Alba è la nostra città, vale la pena conoscerla e viverla, alba è anche il momento in cui la buia notte si trasforma in giorno».
Possiamo dire qualcosa sulla trama del libro?
«Racconto la storia di un omicidio: il libro prende le mosse dalla dipartita del protagonista, un noto bancario della zona, che scoperchia il mistero di cui lui stesso era custode: una pergamena che ricostruisce il canone della vita. Tuttavia le cose non sono come sembrano e alla fine il lettore rimarrà di stucco. Oltre alla trama principale entrano in scena tanti altri personaggi, le cui vicende hanno risvolti a volte comici e a volte tragici, nel momento in cui si scontrano con la durezza della vita».
a.r.