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I partecipanti al raduno Otto delle Langhe hanno ricordato la passione di Dario Sebaste

I partecipanti al raduno Otto delle Langhe hanno ricordato la passione di Dario Sebaste

GALLO GRINZANE È stata una grande festa. L’Otto delle Langhe, la gara motociclistica di durata riservata alle moto d’epoca, anche quest’anno è stata protagonista sulle strade langarole, voluta fortemente dalla famiglia di Dario Sebaste, il noto imprenditore del torrone, appassionato di moto d’epoca. Una gara che non ha età, che dal 1928 al 1948 ha animato le nostre colline, per poi tornare in grande spolvero da tre anni. Un ritorno al futuro, organizzato in modo impeccabile dal Club amici vecchie moto di Sommariva Bosco con la collaborazione del Club ruote d’epoca di Cherasco e della Sebaste.

Da Cherasco a Cherasco, passando per le Langhe, dove la tappa alla sede della Sebaste è un punto fermo, ricco di ricordi, grazie a Egle e al figlio Matteo, che hanno ricordato Dario non solo come imprenditore ma anche come appassionato in sella alle sue Moto Guzzi, di cui era innamorato.
I sessanta partecipanti (il più giovane era Matteo, di 11 anni, a bordo del sidecar Guzzi dello zio Mariano), provenienti da sette nazioni, hanno reso omaggio a Dario, e il rombo di una Guzzi Albatros del 1939 – scelta come mascotte della manifestazione, messa in moto da Attilio Eirale, affezionato amico di Dario, e guidata nel giro d’onore da Matteo Rossi Sebaste – ha commosso i presenti. I vincitori assoluti della gara sono stati i signori Mostosi, di Montecarlo, alla guida del sidecar Guzzi Parri 500 cc.

Livio Oggero

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