Truffa dello specchietto: arrestato un pluripregiudicato

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CRONACA Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Saluzzo e gli agenti della sezione di Polizia stradale di Cuneo, in stretta e sinergica collaborazione, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un pluripregiudicato napoletano, accusato di estorsione aggravata in concorso in relazione a diversi episodi della cosiddetta truffa dello specchietto.

L’ordinanza è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Cuneo, Carlo Gnocchi,  su richiesta del sostituto procuratore Alberto Braghin,  nei confronti di A.B., 44 anni, pluripregiudicato, originario della provincia di Napoli.

I fatti risalgono al  gennaio scorso e scaturiscono dalle denunce di due automobilisti di Verzuolo e Cuneo, entrambi in avanzata età, vittime di due distinti episodi criminosi, occorsi nello stesso giorno, a distanza di poche ore.

I fatti avevano avuto la medesima dinamica: i due anziani conducenti percorrevano a bordo delle proprie autovetture due strade principali dei Comuni di Manta e Cuneo, un veicolo li precedeva a bassissima velocità e loro decidevano di sorpassarlo.

In quello stesso istante, udivano un forte rumore proveniente dall’esterno, come se qualcosa avesse impattato contro la loro auto. Il conducente dell’altro mezzo, un soggetto descritto sui 40 anni e dallo spiccato accento meridionale, intimava loro con gesti concitati, di arrestare la marcia. Appena fuori dai veicoli, lo sconosciuto comunicava di avere subito il danneggiamento dello specchietto retrovisore e di parte della carrozzeria del proprio veicolo, a causa di una collisione con le autovetture delle controparti. Nel contempo richiedeva ai due conducenti di risarcire immediatamente i danni, ammontanti a diverse centinaia di euro, paventando, in caso contrario, l’intervento delle Forze dell’Ordine e la conseguente contestazione di varie infrazioni al Codice della strada, finanche una denuncia penale. Aggiungeva, inoltre, che il proprio figlio minore, a bordo dell’auto, a causa dell’urto avrebbe potuto riportare lesioni imputabili alla loro condotta di guida scorretta.

Le vittime intimorite dalle pressioni esercitate dallo sconosciuto – il quale per rafforzare le minacce simulava di contattare telefonicamente le Forze di Polizia del luogo, facendo parlare direttamente gli automobilisti con il misterioso interlocutore – si determinavano a consegnare le pretese somme di denaro, complessivamente oltre 800 euro. In un caso, addirittura, l’indagato accompagnava la propria vittima presso un sportello bancomat per prelevare il denaro.

Il malvivente, poi, conseguito l’indebito profitto, si dileguava a bordo dell’auto, facendo perdere le proprie tracce.

Gli anziani si sono accorti di essere stati vittima di un raggiro criminoso solo dopo essersi accertati che nessuno aveva richiesto interventi alle Forze di Polizia per un sinistro stradale.

I Carabinieri della Compagnia di Saluzzo e gli Agenti della Polizia Stradale di Cuneo, acquisite le denunce, hanno avviato immediatamente le indagini, procedendo all’acquisizione delle immagini di vari impianti di videosorveglianza pubblici e privati. In questo modo sono riusciti a risalire  a modello e targa dell’autovettura che il malvivente stava usando, risultata poi essere intestata ad altro soggetto. Successivi accertamenti conducevano, infine, all’identificazione del conducente dell’auto, la cui foto è stata riconosciuta dalle vittime.

Le indagini hanno anche accertato che l’indagato, per eludere eventuali controlli, si serviva di un’utenza con intestazione fittizia ed evitava di permanere a lungo nello stesso luogo.

L’uomo è stato rintracciato e catturato nella città di Terni, al termine di una lunga attività di ricerca, condotta congiuntamente da Carabinieri e Polizia e successivamente associato presso la Casa circondariale del luogo. Nei giorni successivi è comparso dinanzi al Gip, per il previsto interrogatorio di garanzia.

 

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