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Eccellente debutto per l’iniziativa “Asti palazzi del gusto. I mille profumi del Monferrato”

Eccellente debutto per l'iniziativa  “Asti palazzi del gusto. I mille profumi del Monferrato” 1

ASTI L’Assessorato al turismo del Comune di Asti in collaborazione con l’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba e il Centro nazionale studi tartufo ha organizzato nel fine settimana del 17 e 18 novembre la prima edizione di “Asti palazzi del gusto. I mille profumi del Monferrato”. I palazzi storici di Asti hanno accolto i sapori e i profumi del tartufo bianco d’Alba e dei vini presentati dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e dal Consorzio dell’Asti Docg, in una nuova manifestazione pensata per approfondire la conoscenza dei prodotti d’eccellenza dell’autunno piemontese.

Show cooking, analisi sensoriali e wine tasting, ma anche incontri di formazione, un convegno scientifico sul Tuber magnatum Pico e naturalmente le opportunità d’acquisto alla mostra mercato del tartufo, arricchite dalle bancarelle dei prodotti del territorio in corso Alfieri nella giornata di domenica, sono state l’ossatura di un esperimento riuscito che ha visto tanto pubblico arrivare non solo da Asti e dalle sue colline, ma da tutto il Piemonte e dalle regioni limitrofe. La ricca programmazione dei due giorni è aperta a palazzo Mazzetti con l’importante convegno “Tartufo: gestione di un patrimonio” a cura del Centro nazionale studi tartufo e della Regione, in collaborazione con Ipla (Istituto piante da legno e ambiente). Come si gestisce un patrimonio naturale eccellente? Come si coniugano ricerca scientifica e applicazioni pratiche? Questo incontro, affollato e ricco di spunti, ha presentato i recentissimi studi che hanno svelato il dna del Tuber magnatum Pico e analizzato le buone pratiche piemontesi e le prospettive future per la salvaguardia delle tartufaie naturali e lo sviluppo delle pratiche di tartuficultura del territorio piemontese.


«Questo convegno è stato un momento di divulgazione molto utile sia per gli aspetti che riguardano i nuovi risultati della ricerca, sia per la diffusione di quell’insieme di buone pratiche che riescono a mantenere e tutelare le tartufaie. É stata anche l’occasione per illustrare la candidatura Unesco a patrimonio immateriale dell’Umanità della cerca e cavatura del tartufo in Italia, ovvero quell’insieme di pratiche che solo da noi sono legate alla cultura del tartufo. È  stata anche un’importante occasione per raccontare la centralità del Centro studi tartufo di Alba, e la relazione che da oltre vent’anni portiamo avanti, in nome del Tuber magnatum Pico, con Università, Centri di ricerca e Associazioni di cercatori e Amministrazioni locali», osserva il presidente del Centro studi sul tartufo Antonio Degiacomi.

Il mercato del tartufo di palazzo Alfieri, con le opere del grande fotografo inglese  Mark Cooper a fare da splendida quinta, hanno anche ospitato domenica 18 la premiazione del miglior piatto e del miglior tartufo.  Nella categoria “singolo cercatori” il primo premio, per un bellissimo tartufo da 265 grammi, è andato a Giancarlo Benedetti, mentre per il miglior piatto e un totale di 1.879 grammi è stato premiato Roberto Rolandi. Davide Curzietti ha vinto il primo premio nella categoria commercianti per il singolo da 634 grammi e la Tartufingross di Alba ha vinto per il miglior piatto con un totale di 5.981 grammi di splendidi tartufi.

Dichiara il sindaco di Asti Maurizio Rasero: «Con Asti palazzi del gusto la nostra città alza l’asticella della qualità, si segna un cambio ed è il primo passo di un percorso che ci auguriamo prosegua nel tempo continuando nel segno della straordinaria collaborazione che si è creata fra tutti i più interessanti attori del nostro territorio nel segno di una eccellenza gastronomica che incontra il patrimonio storico e artistico di Asti».

«Il Piemonte, recentemente decretato dalla guida Lonely Planet tra le Regioni da visitare nel 2019, è più che mai una meta da raggiungere e vivere intensamente e per questo motivo la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba allarga i propri confini collaborando e dialogando con tutto il territorio», aggiunge la presidente dell’Ente Fiera del tartufo Liliana Allena.

 

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