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Cimice asiatica, la lenta, ma incoraggiante, lotta naturale

È difficile eliminare la cimice asiatica

CONVEGNO Più di quattrocento tra aziende, ricercatori e studenti universitari hanno preso parte al convegno di mercoledì 12 a Cherasco, promosso dall’Osservatorio cimice asiatica, di cui fanno parte Coldiretti, Università di Torino, Regione e fondazione Agrion. L’Osservatorio ha presentato i primi risultati della ricerca finanziata da fondazione Crc, Ferrero hazelnut company e Regione.

Il monitoraggio dell’insetto a livello piemontese, effettuato da 65 tecnici Coldiretti che hanno installato 249 punti di controllo, ha permesso di conoscere a fondo il ciclo biologico della cimice asiatica, essenziale per impostare strategie di lotta mirate. Sono stati presentati i dati, molto promettenti, sul nuovo metodo di lotta basato sulla sterilizzazione delle uova al fine di limitare le difese immunitarie delle giovani cimici per renderle più vulnerabili. Infine, si è discusso di lotta biologica, da cui si attendono risultati incoraggianti alla luce della scoperta della presenza del cosiddetto samurai wasp, antagonista nell’areale d’origine della cimice asiatica. Occorre, però, tenere a mente che, per la lotta biologica alla cimice asiatica è indispensabile rispettare i ritmi (lenti) della natura.

 

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