Tabui: la A sta per arte

Tabui è virale in Langhe e Roero

ALBA Tabui ha già più di 7mila fan su Facebook e Instagram ma non si tratta di un cane da tartufo: è un gioco virale, lanciato un mese fa, basato sulle lettere che compongono appunto la parola tabui. La T era già stata svelata: sta per territorio. Pochi minuti fa è stato rivelato il termine che inizia con A: arte. Questo l’annuncio pubblicato su Facebook: «Molti turisti conoscono il territorio di Langhe e Roero unicamente per l’enogastronomia. Ma questo territorio racchiude tantissima arte e cultura. Basti pensare a personaggi come Beppe Fenoglio, Cesare Pavese e molti altri. Alba, poi, è una città con una storia che inizia 6mila anni prima di Cristo e che nasconde, nei sotterranei, tesori abilmente custoditi. E poi ancora castelli, chiese, cappelle (come non ricordare quella di Sol Lewitt). Tabui, quindi, sarà anche arte e cultura e lo farà aiutandoti a vivere al meglio le caratteristiche storiche di questo immenso e incredibile territorio. In Tabui troverai percorsi culturali, curiosità e audioguide (anche in lingua straniera) che ti aiuteranno ad orientarti nell’immenso panorama artistico e culturale delle Langhe e del Roero».

Solo quando si arriverà all’ultima lettera, la I, sarà possibile scoprire nel dettaglio in che cosa consista il progetto Tabui, dietro al quale c’è l’agenzia di comunicazione e siti web albese ZetaBi di Giorgio Proglio e Diego Battaglino. L’appuntamento con la lettera B è per il 7 gennaio.

«Sarà un progetto no profit: abbiamo avuto molto dal territorio e vogliamo restituire qualcosa; noi come azienda ci muoviamo nel mondo digitale, sappiamo fare questo, e in questo contesto nasce Tabui. Ciò che stiamo progettando sarà utile al turista ma anche al cittadino che a volte non si sente a casa sua per l’invasione di turisti: è quasi stupito di andare a mangiare a Barolo se abita a Grinzane», spiega Proglio. E pare proprio che attorno al progetto l’interesse non manchi, visto che prima ancora di nascere il progetto ha superato superato i 40mila fra like e condivisioni su Instagram, mentre su Facebook sono 120mila le persone raggiunte e circa 23mila reazioni e condivisioni.

Per i curiosi è già possibile seguire la pagina Facebook ww.facebook.com/tabuiapp, l’account Instagram https://www.instagram.com/tabuiapp/ e il sito web www.tabui.app.

Adriana Riccomagno

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