Omicidio Ghibaudo: braidesi condannati a 30 e 19 anni

Scomparso giardiniere 37enne di Bra. L'appello dei familiari 1
Salvatore Ghibaudo

ASTI Si è concluso oggi con la condanna per entrambi gli imputati il processo di primo grado per l’omicidio del giardiniere braidese Salvatore Ghibaudo, trovato morto in un pioppeto lungo la tangenziale di Bra nel giugno 2016, dopo essere scomparso da casa da due settimane.
Il giudice del Tribunale astigiano Alberto Giannone ha condannato a trent’anni di reclusione Mario Novi, braidese di 26 anni, accogliendo la richiesta avanzata per dal pubblico ministero Gabriele Fiz. Anche per l’altro imputato, Mario Regis, di 23 anni, pure lui di Bra, l’accusa aveva chiesto il massimo della pena prevista col rito abbreviato ma il tribunale ha comminato una pena di 19 anni di reclusione.
«È stato un processo impegnativo e articolato in cui sono stati assunti tutti gli elementi necessari ai fini della decisione», commentano gli avvocati dei famigliari della vittima Mario Morra e Massimo Rosso: «Grazie al lavoro svolto prima dalla dottoressa Giulia Marchetti e poi dal dottor Fiz, siamo riusciti a ricostruire ogni aspetto dell’omicidio del povero Salvatore. Oggi con la sentenza di condanna non soli si sono accertate le responsabilità degli imputati, ma si è riconosciuto il coraggio di Salvatore, un ragazzo perbene».

Adriana Riccomagno

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