Per la Gai di Ceresole il premio dell’enoteca regionale del Roero

Per la Gai di Ceresole il premio dell’enoteca regionale del Roero

CANALE Il Roero ha premiato  l’imprenditore dell’anno, nell’ambito del nono raduno nazionale dei cani da tartufo e dei trifolao, svoltosi domenica scorsa. L’iniziativa, promossa dall’Enoteca regionale del Roero, si proponeva di dare risalto a realtà imprenditoriali che abbiano saputo valorizzare il territorio, investendo e creando innovazione. A ricevere l’onorificenza sono stati Guglielmo, Giovanni e Giacomo Gai, terza generazione alla guida della ditta Gai di Ceresole, specializzata nella produzione di macchine imbottigliatrici.

Con loro, a ritirare l’ultimo tartufo dell’anno, era presente anche l’ingegner Carlo (l’artefice dell’espansione), che si è detto onorato del premio ricevuto e orgoglioso per aver portato nel Roero l’azienda, che prima era collocata nella cintura di Torino. Si tratta di un esempio di imprenditoria giovane, capace, rispettosa del territorio e orientata al futuro. Le motivazioni che hanno portato la commissione a selezionare i tre giovani imprenditori riguardano l’attenzione all’ambiente: il fabbisogno energetico e termico dell’azienda è coperto interamente da fonti interne, non inquinanti, con ben 14mila metri quadrati di pannelli collocati sui tetti e due generatori di metano.

La Gai ha ha incrementato i posti di lavoro e ha investito in immobili e impianti di avanguardia, rivolti alla crescita dell’azienda, anche all’estero. A confermare la volontà di espansione dell’impresa è stato proprio l’amministratore delegato Guglielmo Gai, che ha spiegato: «Questo premio è per noi un incentivo a continuare. Abbiamo molti progetti per il futuro. Non abbiamo mai pensato a delocalizzarci: abbiamo 250 dipendenti nella sede di produzione di Ceresole, provenienti dalla fascia del Roero che va fino a Carmagnola, e una sede commerciale con una cinquantina di dipendenti in Francia».

L’azienda, che si sta anche orientando verso una nuova tecnologia di riempimento volumetrico che aprirà le porte all’industria farmaceutica e alla cosmesi, ha da poco acquistato terreni di fronte al proprio sito industriale. Ha spiegato Guglielmo Gai: «Il nostro mercato funziona molto bene e stiamo pensando a progetti e investimenti in un’ottica di espansione, non nell’immediato futuro perché, negli ultimi anni, abbiamo compiuto investimenti importanti, ma sicuramente nell’arco di cinque anni».

Ricerca e sviluppo, rispetto del cliente e dei dipendenti sono certamente i punti di forza per l’azienda ceresolese. «Il cliente trattato bene è per noi la migliore pubblicità; un dipendente rispettato è la migliore risorsa che possiamo avere e la ricerca e lo sviluppo ci portano a essere all’avanguardia nel nostro settore», ha concluso Guglielmo Gai.

Elena Chiavero

 

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