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Sorpresa Kinder razzista? Ferrero respinge le accuse

Sorpresa Kinder razzista? Ferrero respinge le accuse

KINDER Kinder, marchio dell’industria dolciaria albese Ferrero, è stato investito negli scorsi giorni da una polemica, partita da una mamma australiana per la presunta ambiguità di una sorpresina trovata in un ovetto Kinder.

A detta della signora l’omino della sorpresa avrebbe le fattezze di Donald Trump, in modo particolare il ciuffo biondo e terrebbe in mano tre palloncini azzurri, ognuno dei quali riporta la lettera “K”. Quindi KKK, l’acronimo del Ku Klux Klan, gruppo razzista di suprematisti bianchi.

Un accostamento un po’ forzato che ha causato la risposta con una nota ufficiale della Ferrero:

“Nel disegno iniziale, il giochino aveva un solo palloncino con la lettera K. Gli altri due sono stati aggiunti per rendere la struttura complessiva più robusta e stabile, dal momento che la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti sono molto importanti. Non volevamo assolutamente fare alcun riferimento al Ku Klux Klan e ci scusiamo davvero con chi si è sentito offeso. Il pupazzetto in questione era in edizione limitata in quanto prodotto in occasione del cinquantesimo anniversario di Kinder, abbiamo già interrotto la produzione e tramite il servizio clienti è possibile cambiare quelli già trovati negli ovetti con altri giochini a scelta”.

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