Regione: giorni decisivi per la scelta del candidato di centrodestra?

Anticoncezionali alle minorenni, i dubbi dei cattolici sul piano piemontese
Immagine d'archivio del Consiglio regionale

ELEZIONI  La decisione è ormai imminente. Festeggiato il successo della coalizione in Basilicata,  il centrodestra punta ora il Piemonte, ma sul tavolo resta il nodo del candidato governatore. «Non mi importa di che partito sarà, ma che si ponga rimedio il prima possibile al governo di Chiamparino», sostiene Matteo Salvini. Con la Lega che, numeri alla mano, potrebbe però tentare l’opa sulla coalizione imponendo l’imprenditore Paolo Damilano, espressione della società civile.

«C’è già un accordo sottoscritto tra noi, Giorgetti e La Russa. Non c’è alcun motivo perchè venga ridiscusso: pacta sunt servanda», ribattono autorevoli fonti di Forza Italia, ferma sulla candidatura dell’eurodeputato Alberto Cirio. L’incontro decisivo è previsto in settimana. «Non si può più perdere tempo. In Piemonte possiamo vincere, come in regioni considerate ben più inespugnabili come la Basilicata, ma bisogna dar tempo ai cittadini di conoscere la nostra proposta. Vediamoci e risolviamo il tema della candidatura alla presidenza», è l’appello di Giorgia Meloni, che ha annunciato l’avvio della campagna elettorale di Fratelli d’Italia proprio da Torino.

«L’obiettivo è quello di costruire una squadra forte, con dei valori, che rappresenti un punto di rottura rispetto al passato. Sono fiducioso che il candidato presidente sia Alberto Cirio, perchè credo abbia il profilo giusto e l’esperienza necessaria per fare il governatore», sostiene il coordinatore piemontese degli azzurri, Paolo Zangrillo, che bolla come una sconfitta un’eventuale candidatura della società civile, «Perchè vorrebbe dire che la politica non è in grado di costruire una classe dirigente». E tende la mano alla Lega, con cui – assicura – «Il rapporto è continuo» e il confronto è «Sul metodo più che sui nomi».

Parole distensive, che non nascondo le fibrillazioni, soprattutto tra i berlusconiani.  «Nessuno nega che esistano problemi – risponde la presidente del gruppo Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini – e che si possa sempre fare di più, ma il risultato in Basilicata è indiscutibilmente positivo. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per chiudere sulla candidatura di Cirio in Piemonte, per il risultato di Forza Italia e soprattutto del presidente Berlusconi alle elezioni europee».

Ansa

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