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Italgelatine: arriva un provvedimento di diffida e di sospensione da parte della Provincia

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SANTA VITTORIA Dopo quasi un mese di odori molto intensi provenienti dall’Italgelatine di Santa Vittoria, è stato emesso giovedì 12 aprile dalla Provincia di Cuneo un provvedimento di diffida e di sospensione rivolto all’azienda. Lo comunica il sindaco di Santa Vittoria Giacomo Badellino, che ha deciso di avviare qualche settimana fa un tavolo tecnico di confronto con le amministrazioni dei comuni confinanti e con gli enti di controllo (la Provincia, l’Arpa e l’Asl Cn2), per avere chiarezza sulle cause del problema e cercare di trovare soluzioni nell’interesse dei cittadini.

L’ultima riunione si è svolta ieri, lunedì 15 aprile, alla presenza dell’azienda, che ha inviato a Gazzetta una nota nella quale spiega l’origine degli odori e le misure già adottate: «Quanto occorso è stato causato da nuove produzioni, che hanno portato all’interno dell’impianto di depurazione ad una rapida e improvvisa crescita della biomassa deputata al trattamento delle acque, con conseguente aumento della richiesta di ossigeno», si legge. Così «in pochi giorni si è verificata una caduta del livello di ossigeno disciolto al di sotto della soglia  minima di sopravvivenza della biomassa, provocando una situazione di anossia della medesima».

Le conseguenze sono state la sofferenza del sistema biologico e la diminuzione della funzionalità depurativa dell’impianto, che ha provocato gli odori. Nella stessa nota, l’azienda comunica le misure già adottate, tra le quali figurano la sospensione delle lavorazioni alla base del problema, l’utilizzo di un macchinario esterno di supporto per la disidratazione dei fanghi biologici e infine l’inoculo di fanghi attivi freschi provenienti da un impianto di depurazione esterno alla ditta, ma anche di microrganismi liofilizzati per stimolare la ricrescita dei fanghi. Secondo l’azienda, l’impianto «ha risposto in modo coerente alle aspettative, con la riduzione delle emissioni di odore e la ripresa della funzionalità depurativa, pur con la normale inerzia propria dei sistemi di depurazioni biologici».

Diverso il punto di vista della Provincia, che ha deciso di intervenire nei giorni scorsi con un provvedimento ampio e complesso. Spiega Luciano Fantino, responsabile del settore territorio, che ha emesso l’atto: «Si tratta di un provvedimento non soltanto di diffida, ma anche di sospensione. Per trenta giorni, l’azienda è chiamata a ridurre il carico delle acque addotte agli impianti, in modo da ripristinarne la funzionalità. In altre parole, dovrà ridurre la sua lavorazione, seguendo parametri tecnici dettagliati indicati nell’atto».

Un provvedimento che si inserisce in un quadro più ampio: «Il guasto all’impianto di depurazione è la causa principale degli odori delle ultime settimane, ma non l’unica: oltre alla riduzione del carico inquinante, è necessario approfondire anche il discorso degli accumuli di fanghi e di altri aspetti. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli organi di controllo, che elaboreranno altre relazioni: questo provvedimento è un primo atto, a cui probabilmente ne seguiranno altri da parte dei diversi enti coinvolti». Gli odori provenienti dall’Italgelatine, infatti, non sono di certo una novità: «Negli anni abbiamo emesso come Provincia diversi atti con  un tenore simile a quest’ultimo, anche se meno pesanti. Come emerso durante il confronto di lunedì, oltre a risolvere il problema, è importante che l’azienda agisca in chiave preventiva».

Francesca Pinaffo

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