A Pollenzo la Confartigianato cuneese ha presentato il suo bilancio sociale

A Pollenzo la Confartigianato cuneese ha presentato il suo bilancio sociale 3

POLLENZO Sabato 18 maggio nell’Albergo dell’Agenzia a Pollenzo la Confartigianato cuneese ha presentato il suo bilancio sociale (evento a cui si riferiscono le immagini). Intanto  la seconda indagine trimestrale congiunturale del 2019 di Confartigianato Imprese Piemonte conferma, sostanzialmente, il pessimismo emerso dalla precedente rilevazione. Il saldo concernente l’andamento occupazionale si attesta sullo 0,5% come nel trimestre scorso, mentre la propensione all’assunzione di apprendisti scende dal 6,05% al 5,81%. In merito alle previsioni di produzione totale, il saldo rimane positivo, ma scende dal 3,74% al 3,57%. Il saldo dei nuovi ordini continua ad essere negativo, anche se si riduce leggermente passando dal -1,78% al -1,72%. Gli intervistati che ritengono di avere carnet ordini superiore ai tre mesi scendono dal 3,12% al 2,45%, manifestando così un peggioramento delle prospettive di medio termine. Per quanto riguarda i nuovi ordini per esportazioni, il saldo è negativo, anche se si attenua passando dal –2,08% al -1,99%. Le previsioni di ritardi negli incassi salgono dal 18,32% al 24,45%. Per quanto riguarda gli investimenti non vi è alcuna variazione rispetto al precedente sondaggio. Infatti le previsioni di investimenti per ampliamenti si attestano al 5,85%; le stime di investimenti per sostituzioni al 26,45%; coloro che non prevedono investimenti si confermano al 41,15%, mentre le mancate risposte rimangono al 26,55%.

“Il nostro sondaggio –osserva Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte–riflette le preoccupazioni delle imprese artigiane, anche in considerazione delle recenti voci, non confermate ma non confortanti, sulle prospettive di crescita della nostra economia. Nell’imminenza della consultazione elettorale regionale, gli artigiani richiedono ai candidati attenzione alle esigenze delle piccole imprese, essenziale per garantire la ripresa del sistema economico piemontese. In particolare occorre che nella prossima legislatura vengano attuate alcune scelte strategiche, tra cui: individuazione nella nuova Giunta regionale di un Assessore di riferimento per l’artigianato; l’assegnazione di risorse certe, adeguate e continuative per avviare e mantenere nel tempo politiche di sostegno per le imprese; l’agevolazione nell’accesso al credito per le piccole imprese”. “Per quanto riguarda le elezioni europee –aggiunge Felici– ci aspettiamo che i parlamentari di espressione piemontese abbiano le competenze tecniche, a partire dalla padronanza delle lingue, e la capacità politica per sostenere con determinazione ed efficacia gli interessi del nostro Paese ed, in particolare, delle piccole imprese della nostra regione”.

La seconda indagine trimestrale 2019 è stata realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte con l’ausilio di un’intervista telefonica a cui ha risposto un campione di quasi 2300 imprese artigiane piemontesi, scelte tra tutti i settori di produzione e di servizi maggiormente rappresentativi.

 

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