
CUNEO Anche un militante residente nella “Granda” fra le persone “attenzionate” dalla Digos di Torino nel blitz scattato, all’alba di oggi, giovedi 20 giugno, contro svariati militanti legati agli ambienti dell’estrema destra torinese. Bersaglio delle perquisizioni alcuni affiliati alla sigla Forza Nuova (nei confronti del coordinatore regionale del movimento è stata spiccata una denuncia per apologia di fascismo) e al gruppo, Rebel Firm con sede a Ivrea. Al vaglio degli inquirenti la posizione di altre 4 persone, venti nel complesso gli “attivisti” per i quali è stata accertata l’affiliazione a Forza Nuova nel solo capoluogo. Perquisizioni e sequestri, sia in abitazioni private che luoghi di ritrovo, hanno restituito il consueto “armamentario” con qualche variazione sul tema: a fianco ai busti di Mussolini e al materiale propagandistico (pubblicazioni riguardanti la Repubblica di Salò, adesivi inneggianti alla Legio Subalpina altra formazione nata nello stesso humus culturale destroide) sono state rinvenute mazze da baseball, 25 scudi in plexiglass (tre dei quali con effigi di Lotta Studentesca) e croci uncinate. Vasta la rete delle frequentazioni degli inquisiti, che vantavano conoscenze oltre che con alcuni leader attivi in provincia di Varese anche con frange della tifoseria juventina. Sotto la lente di ingrandimento il gruppo Tradizione che condivideva con Forza Nuova uno dei propri iscritti, l’inchiesta era scattata dopo che uno striscione finalizzato al “proselitismo” elettorale era stato esposto in Corso Unità d’Italia lo scorso 22 maggio: “spezza le catene dell’usura, vota fascista vota Forza Nuova” il testo del messaggio rimbalzato anche da foto apparse su Facebook.
MATERIALE SEQUESTRATO:
SEDE FORZA NUOVA TORINO
Nr. 1 manganelli in legno
Nr. 1 manganello-nunchaku in ferro
Nr. 1 mazza da baseball con scritta “TORO”
Nr. 1 mazza da baseball con scritta “DUX MUSSOLINI”
Nr. 25 scudi in plexiglass, di cui nr. 3 con simbolo di Lotta Studentesca, nr.2 con scritta Forza Nuova ed altri con simboli di croci runiche
Nr. 1 tubo in plastica di colore bordeaux
Nr. 1 rotolo di carta bianca per striscioni
Numerose bombolette di vernice spray, vernice a tempera e pennelli
Nr. 1 bandiera della RSI
Nr. 1 bandiera nera con croce celtica
Nr. 1 bandiera della Falange Spagnola
Nr. 1 poster raffigurante Benito Mussolini
SEDE “REBEL FIRM” – IVREA (TO)
Nr. 1 bandiera ROSSA con croce celtica
Nr.1 bandiera della Repubblica Sociale Italiana
Nr. 1 bandiera della “DECIMA MAS”
Nr. 1 bandiera della marina tedesca
Nr.4 libri d’area “LA GERMANIA IN CAMICIA BRUNA”, “CONOSCERE IL MONDIALISMO”, “INGHILTERRA: TRAMONTO D’EUROPA”, “WAFFEN SS LA GRANDE SCONOSCIUTA”
Nr.1 busto di Benito Mussolini
Nr. 1 striscione “NANNI DE ANGELIS VIVE”
Nr. 1 cartellone REBEL FIRM con vari adesivi riconducibili a uropanbrotherhood, Legittima Offesa, Legio Subalpina, Generazione Identitaria, Nationaler Widerstad, Words on Anger, Militia, Forza Nuova, Comunità Militante dei Dodici Raggi, Tana delle Tigri, Black Storm Division, Congregazione di Fede, Gruppo di Ricerca Storica, Defend The Earth Project
Nr.2 maschere di anonymus con croce rossa dei Rebel Firm
PRESSO ABITAZIONI MLILITANTI FORZA NUOVA
Nr 2 bandiere nera con croce celtica
Nr.1 bandierina con svastica
Nr.1 bandiera della Repubblica Sociale Italiana
Nr.1 foglio di propaganda raffigurante Benito Mussolini a cavallo
Nr.1 libro intitolato “Penne Nere”
Nr.1 stendardo della RCNR – RSI di Cuneo
Davide Gallesio
La risposta di Forza nuova
Luigi Cortese, coordinatore Piemonte e Valle d’Aosta di Forza nuova ha affidato a un comunicato il punto di vista degli associati.
Grandi celebrazioni questa mattina negli uffici della questura di Torino dopo il sequestro di tre bandiere, un busto di Mussolini, due pennelli e un barattolo di vernice: i materiali rinvenuti nella sede di Forza Nuova e nelle abitazioni dei dirigenti, secondo le fonti investigative, sarebbero stati utilizzati per la fabbricazione di pericolosissime armi di distruzione di massa. Il secchio della colla, avvertito da una soffiata, è invece immediatamente scappato in Argentina grazie a dei documenti falsi.
Oggi è l’inizio di un nuovo corso per Torino: appresa la notizia, decine di spacciatori hanno immediatamente gettato le dosi nei cassonetti e si sono detti pronti ad abbandonare la loro vita criminale. Nelle periferie si sono improvvisamente rialzate le saracinesche dei negozi chiusi dalla crisi e alcune fabbriche hanno addirittura revocato la cassa integrazione annunciando nuove assunzioni a partire da domani.
Unanime la reazione del mondo della politica: “Ora che la Polizia ha sequestrato dei pezzi di plexiglass buttati dietro ad uno scaffale, siamo finalmente pronti a legiferare in favore dello sviluppo di Torino”.
PS: abbiamo voluto dare una lettura ironica a questa vicenda ridicola, ma ci sarebbe davvero da piangere. Questa mattina decine di poliziotti e volanti sono state impegnate in una serie di perquisizioni grottesche e patetiche, facendo credere ai giornalisti di aver sgominato una pericolosa rete insurrezionalista pronta a colpire le istituzioni da un giorno all’altro: peccato che la sede di Forza Nuova sia aperta a iscritti e simpatizzanti da quasi 20 anni e accolga regolarmente incontri e conferenze comunicate pubblicamente.
Pensiamo piuttosto che si tratti di qualche masturbazione mentale di stampo politico-investigativo, volta a spaventare quelle persone (operai, lavoratori, studenti, disoccupati) che non hanno più voglia di ascoltare le solite manfrine dei parassiti della politica. Torino siede pericolosamente su una bomba ad orologeria (è una metafora: specifichiamo per i sempre più zelanti investigatori…) che porterà ad una clamorosa frattura tra le persone e quei partiti pseudo-populisti che oggi dettano legge: forse qualcuno con la passione per le felpe vuole zittire il dissenso di chi non ha mai cambiato idea o non si è ancora inginocchiato di fronte a lui.
