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Quando la curcuma causa l’epatite

Quando la curcuma causa l’epatite

SALUTE  I benefici della curcuma sono noti da tempo: numerosi studi ne hanno evidenziato le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie; visto, però, che non è semplice assumerne in quantità con l’alimentazione, si sono diffusi gli integratori.
Ultimamente si sono moltiplicati i casi di epatite legati all’uso di questi prodotti; alcuni, il cui elenco è disponibile sul sito del Ministero della salute, sono stati ritirati in via precauzionale. Per capire la situazione abbiamo posto alcune domande a Cloè Dalla Costa, responsabile del servizio di dietologia e nutrizione clinica dell’Asl Cn2.
Gli integratori sono sottoposti a controlli?
«Le regole sul controllo degli effetti collaterali di un integratore sono meno restrittive rispetto a quelle sui farmaci, ma esistono casi di ritiro dal commercio per insorgenza di complicanze o per contaminazione. A maggio sono stati ritirati alcuni lotti di una tisana cosiddetta dimagrante per contaminazione da batteri fecali e si sono verificati casi di epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa, riconducibili a integratori a base di curcuma».
Gli integratori fan male?
«Alcuni nutrienti, se assunti in eccesso, possono causare effetti collaterali. Inoltre gli integratori vengono percepiti come più “leggeri” e naturali dei farmaci. Sottovalutandone i possibili effetti avversi, vengono assunti in maniera più disinvolta, magari senza informare il proprio medico anche quando contemporaneamente si assumono farmaci veri e propri per varie patologie, con cui potrebbero verificarsi interazioni dannose».

Adriana Riccomagno

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