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Boschiazzo: un nuovo modello di assistenza

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L’INTERVISTA Elisa Boschiazzo è il nuovo assessore ai servizi sociali, subentrata all’ex vicesindaco Elena Di Liddo.

Molte persone faticano e hanno timori per l’occupazione ad Alba. Qual è la sua opinione, Boschiazzo?

«Uno dei compiti che mi propongo in questi primi mesi è di comprendere le esigenze degli individui, cominciando dallo studio dei centri di aggregazione giovanili fino ai luoghi d’incontro per anziani: vorrei realizzare un monitoraggio che funzioni come griglia orientativa per le azioni future. Dopo le prime settimane di lavoro posso dire che esiste un bisogno diffuso: ho ricevuto molte famiglie in difficoltà economica, lavorativa e sanitaria. Una buona percentuale di questo bacino tenta la fortuna, impegnandosi in attività come il gioco d’azzardo, il solo modo che conoscono per affrontare la disperazione. Vorrei far capire a queste famiglie che possono rivolgersi alle istituzioni senza paura né vergogna: si può incorrere in situazioni simili. Un fattore rilevante è che non si tratta solo di nuclei immigrati, ma in gran parte sono italiani. Il disagio occupazionale e sociale sembra cioè molto diffuso a prescindere dalla provenienza geografica».

Nel concreto, che cosa farà per aiutarli?

«Vorrei rilanciare la ripartizione comunale dei servizi sociali, che negli ultimi anni ha diminuito il proprio spettro d’intervento. In questo modo l’ente locale potrà riguadagnare autorevolezza nel campo dell’aiuto. Per quanto riguarda i giovani, vorrei potenziare il ruolo degli oratori e di servizi come Estate ragazzi; inoltre, organizzare punti d’incontro dotati di riferimenti educativi importanti, di cui i giovani hanno particolare necessità. Gli stessi Cam (Centri di attività per minori) potrebbero conoscere cambiamenti. Mi piacerebbe introdurre novità nel percorso formativo scolastico, come il potenziamento dell’educazione civica. La fase di ascolto è iniziata, in base ai dati che raccoglieremo predisporremo gli interventi adeguati».

Matteo Viberti

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