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Primo fine settimana di fiera: 4mila ingressi per il Palio

ALBA Un talk show moderato dal direttore de La stampa Maurizio Molinari ha visto intervenire venerdì scorso sul palco del Teatro sociale di Alba il sindaco di Alba Carlo Bo, la presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba Liliana Allena, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il ministro per la pubblica amministrazione Fabiana Dadone. Dopo il taglio del nastro si è aperto sabato 5 ottobre alle 9.30 il Mercato mondiale del tartufo bianco d’Alba, lo spazio di 1.650 metri quadrati situato nel cortile della Maddalena, nel centro storico cittadino. Fin dalle prime ore di apertura l’afflusso di pubblico è stato elevatissimo, con circa il 70% di presenze straniere e turisti arrivati ad Alba per scoprire il nostro straordinario gioiello della terra e conoscere da vicino gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali e laboratori.

Primo fine settimana di fiera: 4mila ingressi per il Palio

Nel primo fine settimana di apertura ottima l’affluenza al Mercato mondiale del tartufo con un aumento di circa il 10% sui biglietti venduti rispetto al 2018 mentre le quotazioni del tartufo bianco d’Alba sono oscillate tra 250 e 350 euro a seconda della pezzatura.

I prezzi del Tartufo Bianco d’Alba si possono monitorare sul sito del Centro nazionale studi tartufo www.tuber.it alla voce “borsino del tartufo”.
Si è registrato un totale sold out per tutti gli appuntamenti dell’Alba truffle show in sala Beppe Fenoglio, dove la creatività dei grandi chef si esprime attraverso i Foodies moments. Gli ospiti dei Foodies moments sono accolti con il benvenuto offerto dal consorzio Alta Langa Docg, official sparkling wine della Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba, e accompagnati in una dimensione raccolta e privilegiata perfetta per un’incursione all’interno delle cucine stellate in cui apprendere e gustare i migliori abbinamenti tra cucina e tartufo.

«Grande soddisfazione per questa primo fine settimana di Fiera, con un ricco programma di appuntamenti che ha registrato il tutto esaurito grazie a un pubblico sempre più numeroso che interpreta la visita ad Alba come una esperienza unica e indimenticabile», dichiara la presidente dell’Ente Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba Liliana Allena. «Nel segno dell’internazionalità abbiamo accolto la delegazione di Limoges città creativa Unesco con cui abbiamo lanciato “Pepita”, il raffinato contenitore per il tartufo bianco d’Alba realizzato in ceramica finissima dalla prestigiosa maison Reynaud. È una gioia vedere come anche la tradizione dei nostri borghi si rinnovi ogni anno e un grande ringraziamento a tutti i protagonisti di una splendida edizione del Palio degli asini».

Oltre agli show cooking – tenuti dagli chef Gabriele Boffa del “Relais Sant’Uffizio” di Cioccaro di Penango (* stella Michelin), Federico Gallo della “Locanda del pilone” di Alba (* stella Michelin), Gille Dudognon de “La Chapelle Saint Martin” di Limoges (*stella Michelin) e Michelangelo Mammoliti de “La madernassa” di Guarene (*stella Michelin) – lo spazio dell’Alba truffle show è stato sede di importanti incontri e presentazioni.

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La Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba prosegue il suo percorso di relazioni con la cultura enogastronomica di altre zone d’Italia e del mondo.

Sabato 5 ottobre all’Alba truffle show si è tenuta la conferenza stampa “Olio su tavola: i capolavori dell’extravergine” con la presenza del noto nutrizionista Giorgio Calabrese, di Claudio Federici, responsabile dell’ufficio comunicazione di Ismea e di Indra Galbo, esperto del Gambero rosso.

A seguire la prima “Olio evo tasting experience” a cura di Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) e Gambero Rosso. Le Olio evo tasting experience – appuntamenti gratuiti prenotabili sul sito – sono protagoniste in sala workshop ogni domenica alle 17.30 momenti dedicati alla degustazione dell’olio di oliva 100% italiano con degustazioni guidate dal Gambero rosso. Piccole degustazioni di olio evo, inoltre, sono offerte ai partecipanti dei Foodies moments del sabato e prima dello show cooking della domenica mattina.

Domenica 6 ottobre la Fiera ha ospitato la città di Limoges inserita, così come la città di Alba, nel netwok creative city Unesco. In questa occasione è stato raccontato il coinvolgimento della cittadina francese famosa nel mondo per le sue ceramiche ed è stata presentata, per la prima volta, la “Pepita”, prezioso cofanetto studiato per svelare al meglio il Tartufo Bianco d’Alba preservandone l’aroma e la freschezza.

Nel corso della presentazione è intervenuto con un videomessaggio anche Bertrand Raynaud, direttore delle relazioni esterne per la maison Raynaud, che ha manifestato la propria felicità per un progetto capace di associare la bellissima porcellana di Limoges a uno dei prodotti più straordinari che la natura possa generare. La Pepita è un prezioso elemento che si aggiunge al “Kit per il tartufo bianco d’Alba” ed è realizzata dalla prestigiosa maison Raynaud, importante casa produttrice di ceramiche artistiche di Limoges. L’oggetto di design è stato disegnato da Mariela Schwarz Montiel su ispirazione delle pietre preziose e del logo della Fiera internazionale del tartufo bianco è in vendita in due formati alle casse dell’Alba truffle show.

Grande festa per i piccoli visitatori della Fiera che hanno accolto con entusiasmo il rinnovato progetto Alba truffle bimbi, al palazzo mostre e congressi “Giacomo Morra” di piazza Medford, atteso e affollato fin dalle prime di apertura. La novità di questa edizione consiste nell’unire ai momenti di gioco libero una serie di appuntamenti gratuiti – ogni sabato e domenica dalle 16 alle 17.30 – veri e propri laboratori creativi pensati per imparare a giocare con oggetti quotidiani e di riciclo, costruendo, creando e divertendosi.

Ma la Fiera è anche folklore e appuntamenti con la tradizione.

Domenica 6 ottobre la grande sfilata storica con oltre mille figuranti appartenenti ai nove borghi di Alba ha guidato il pubblico verso in piazza Cagnasso dove si è corso il divertente Palio degli Asini.

Le contrade albesi si sono contese l’ambito drappo che quest’anno è la riproduzione fotografica dell’opera collettiva “Senza titolo” di Pinot Gallizio, Constant, Asger Jorn, Piero Simondo e Gallizio Jr (olio e resina su masonite, 155 x 75 cm) di proprietà della fondazione Crc ed esposta in originale nella mostra “Per un rinnovamento immaginista del mondo. Pellizza da Volpedo (Taner Ceylan), Pinot Gallizio (con Constant, Giorgio Gallizio, Asger Jorn, Jan Kotik e Piero Simondo), Mario Merz” nella Chiesa di San Domenico fino al 10 novembre. Il Palio è stato vinto dal borgo Moretta con l’asino “Cento lire” montato da Daniele Marcianti, un’accoppiata storica che vince per il secondo anno consecutivo. Secondo si piazza il borgo San Lorenzo e terzo il borgo Brichet.

Pubblico entusiasta e spalti gremiti (con 4mila ingressi) hanno applaudito le rappresentazioni storiche e sfilate in costume. Vincitore quest’anno è stato il borgo Santa Barbara che ha portato in scena la ricostruzione storica di un episodio che risale al 1028 con protagonisti gli eretici di Monforte.

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