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Coronavirus, le regioni del Sud Italia chiedono l’isolamento domiciliare per chi arriva dalle zone rosse del Nord

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Immagine d'archivio

“Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro. Scendete alla prima stazione ferroviaria, non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del Governo”. E’ l’appello del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un post pubblicato la scorsa notte.

“State portando – prosegue Emiliano in un post su Facebook – nei polmoni dei vostri fratelli e sorelle, dei vostri nonni, zii, cugini, genitori il virus che ha piegato il sistema sanitario del nord Italia. Avreste potuto proteggervi come prescritto, rimanendo in casa e adottando tutte le precauzioni che ormai avrete imparato. Ma avete preso una decisione sbagliata”. “Non ho purtroppo il potere di bloccarvi – aggiunge – ma posso ordinarvi di comunicare il vostro arrivo ai medici di famiglia e di rimanere a casa in isolamento fiduciario per 14 giorni. Se volete evitare queste conseguenze, se siete in Lombardia o nelle altre province indicate, non tornate adesso in Puglia e se siete già in viaggio ritornate indietro. So cosa state provando. Ma dovete essere lucidi. Questo esodo non aiuta voi e fa solo male, tanto male a chi in Puglia vi aspetta e vi ama”. “E a chi si trova in Puglia – aggiunge – dico: non chiedetemi di chiudere i confini della regione, di bloccare aerei, treni, autobus e automobili perché non ho questo potere. La limitazione della libertà di circolazione è di esclusiva competenza del Governo nazionale”. “In questo modo – conclude – sto facendo il massimo in mio potere per limitare danni sanitari gravissimi derivanti da questo improvviso esodo”.

Una ordinanza che dispone l’isolamento fiduciario per 14 giorni per chi da ieri è rientrato in Puglia dalla Lombardia e dalle province indicate dal nuovo Dpcm sull’emergenza Coronavirus è stata firmato nel corso della notte dal presidente della Regione Puglia. Lo ha annunciato lo stesso governatore in un post su Facebook dopo le notizie “sulla ‘fuga’ da parte di centinaia di persone che, in vista dell’entrata in vigore del Dpcm, hanno lasciato” la Lombardia e le Province indicate nel decreto.

“Considerato che l’esodo di un così elevato numero di persone provenienti dalle zone cosiddette rosse potrebbe comportare l’ingresso incontrollato in Puglia di soggetti a rischio di trasmissione del virus, con conseguente grave pregiudizio alla salute pubblica” l’ordinanza dispone per tutti coloro che “hanno fatto ingresso in Puglia dal 7 marzo provenienti dalla Regione Lombardia e dalle province” indicate dal nuovo Dpcm “di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale” di “osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza”. In caso di “comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione”. “La mancata osservanza degli obblighi di cui alla presente ordinanza – si sottolinea – comporterà le conseguenze sanzionatorie come per legge”. Saranno i prefetti ad assicurare “l’esecuzione delle misure disposte con la seguente ordinanza” che è stata trasmessa anche ai sindaci.

“Chi sbarca in Sicilia, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. Lo impone un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e in fase di notifica ai nove prefetti, ai questori ed ai 390 sindaci dell’Isola.

“E’ una follia. La diffusione della bozza di decreto sulla nuova zona rossa sta portando ad un vero esodo verso il sud e verso la Calabria. Siamo preoccupati e al lavoro per preservare la nostra terra da chi non ha ben compreso la gravità del rientro senza controllo. Ritornare dal Nord in modo incontrollato mette in pericolo la nostra terra e gli affetti di tutti. Non fatelo. Fermatevi!”. E’ l’appello della presidente della Regione Calabria Jole Santelli.

Obbligo di isolamento domiciliare per le persone rientrate in Campania dalla zona rossa definita nel decreto del Presidente del Consiglio. Lo prevede un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dovranno “mantenere lo stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali”. Ed osservare “il divieto di spostamenti e viaggi”, rimanendo raggiungibili “per ogni eventuale attività di sorveglianza”.

Chi torna in Basilicata dalla zona rossa dell’epidemia è obbligato e sottoporsi alla quarantena: lo stabilisce un’ordinanza del presidente della Regione, Vito Bardi, appena pubblicata sul bollettino ufficiale. Chi, dalla zona rossa, sia riuscito a tornare in Basilicata deve andare in “isolamento fiduciario”, comunicando la sua presenza al medico di base, al pediatra se si tratta di un minorenne, o al numero verde regionale 800996688.

Imposta la quarantena a tutti coloro che rientrano in Abruzzo dalla Lombardia e dalle zone indicate nel Dpcm. Lo prevede un’ordinanza della Regione – firmata dal vicepresidente perché il governatore è in isolamento – dopo il “vero e proprio esodo ‘biblico’” delle ultime ore. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, parla di “ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie”.

Ansa

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