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Il sostegno delle fondazioni vale un miliardo

Il sostegno delle fondazioni vale un miliardo

IL RAPPORTO/3  Il welfare comunitario è un nuovo modo di pensare la convivenza tra le persone, che crea coesione sociale attraverso la mobilitazione delle risorse presenti sui territori, in particolare a vantaggio dei soggetti più vulnerabili. Uno dei modi concreti in cui questo welfare si declina si evidenzia nell’operato delle associazioni no profit, che a fine 2017 in Italia, secondo l’Istat (Istituto nazionale di statistica), erano 350.492 (+2,1 per cento rispetto al 2016), per un totale di 844mila e 775 dipendenti (+3,9 per cento). La maggior parte di questi dipendenti – quasi tre quarti del totale – si concentra nelle istituzioni che lavorano in attività classificate come assistenza sociale, protezione civile (311.399), sanità (184.594), istruzione e ricerca.

In Piemonte, secondo gli ultimi dati resi disponibili da Ires Piemonte, le organizzazioni no profit sono oltre 35mila, in provincia di Cuneo oltre 5.600. Una rete diffusissima, quindi, che ogni giorno opera con discrezione ed efficacia per il sostegno dei processi solidali e comunitari. Uno dei maggiori punti di forza della Granda è costituito dai sei empori solidali che sono attivi a Saluzzo, Alba, Bra, Savigliano, Cuneo e Asti. In tutta Italia queste strutture sono 178. Questi “negozi speciali”, che recuperano alimenti dai supermercati e li distribuiscono in modo gratuito alle famiglie in povertà assoluta, funzionano da dispositivo di salvataggio sociale su larga scala.

Accanto al welfare comunitario c’è poi quello filantropico. Centrali a livello nazionale sono le 86 fondazioni di origine bancaria (Fob) che, nonostante la riduzione delle risorse a loro disposizione a causa della crisi, continuano a destinare al campo del welfare e dei servizi alla persona una quota consistente dei fondi annualmente erogati.

Nel 2018 le erogazioni delle Fob nazionali, che possono contare su un patrimonio totale pari a 39,6 miliardi di euro, hanno superato in Italia il miliardo di euro: il 40 per cento circa delle erogazioni è stato destinato a iniziative legate al welfare. In provincia di Cuneo opera la fondazione Crc: con un patrimonio netto di 1,319 miliardi di euro, si colloca tra le prime dieci in Italia e nel solo 2019 ha distribuito oltre 20 milioni.

Uno dei principali progetti della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo nel campo del welfare è “Orizzonte Vela-Verso l’autonomia”, dedicato al tema della disabilità intellettiva. Un percorso che, con riferimento alla promozione del lavoro e dell’abitare, ha avviato e reso possibile – anche grazie al coinvolgimento di numerosi stakeholder locali – 160 progetti in tutto il territorio provinciale riguardanti vari ambiti: scuola, supporto alla genitorialità, attività formative e informative sui diritti, forme di sostegno ai siblings (fratelli e sorelle di persone con disabilità), sperimentazione di percorsi di autonomia e di un protocollo per la valutazione funzionale, progetto e qualità della vita, autonomia abitativa, tirocini e inserimenti lavorativi.

Così le persone si organizzano

Spiega Maurizio Ferrera nel Rapporto sul secondo welfare:
«Per la maggioranza dei cittadini, il primo welfare fornisce ancora tutele nei confronti di bisogni essenziali: malattia, infortunio, disabilità, mancanza di lavoro o indigenza estrema. Ma la scarsità di tutele e servizi a fronte delle nuove e sempre più intense vulnerabilità, produce inedite diseguaglianze e grandi povertà».

Il secondo welfare in Italia mostra numeri comunque significativi. Oggi la previdenza complementare ha 7,9 milioni di iscritti (di cui quasi 5 milioni tramite fondi collettivi), i fondi sanitari integrativi ne contano 10,6 milioni. Il welfare aziendale è previsto da circa la metà dei contratti di secondo livello.

Insomma, il raggio di copertura del secondo welfare riguarda quasi la metà degli italiani. Ferrera: «Il popolo che affronta le sfide della grande trasformazione 2.0 si sta organizzando per colmare le lacune».

r.a.

SECONDO WELFARE: PROTEZIONE E INVESTIMENTO SOCIALE

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