Marta Mascarello: dall’Albese al campionato di Serie A

Marta Mascarello: dall’Albese alla Serie A

CALCIO FEMMINILE Nonostante la delusione per l’annullamento della finale dell’Algarve Cup tra Italia e Germania, la monticellese Marta Mascarello giudica positiva la sua esperienza in Nazionale. «Posso dirmi soddisfatta sia dell’esordio con il Portogallo che della seconda partita contro la Nuova Zelanda. In campo sono riuscita a dare il mio piccolo contributo alla squadra, anche se ci sono ancora tante cose da migliorare. Sono all’inizio di una nuova avventura e sono contenta di come è andata», racconta Marta. L’esordio in Nazionale è stato un nuovo punto di partenza, ma è anche il risultato di un percorso che parte da lontano.

Dove hai cominciato la tua carriera?

«Ho praticato tutte le giovanili nell’Albese, insieme ai ragazzi. A quell’età si gioca esclusivamente per piacere e non si pensa ad altro. Giocare con i ragazzi non è mai stato un problema. A 14 anni sono passata in Serie B con la neopromossa Alba femminile, dove ho militato fino al 2015, quando sono passata al Cuneo, sempre in Serie B. Dopo la promozione in Serie A, la Juventus ha acquistato il titolo sportivo del Cuneo, poiché era interessata a entrare nel campionato femminile. La decisione dei vertici juventini di ricreare una squadra da zero mi ha portato al Tavagnacco (Udine), per due anni. Dall’estate 2019 gioco nella Fiorentina».

Quali sono state nel tuo percorso le esperienze più formative?

«I due anni al Tavagnacco sono stati importantissimi, sia dal punto di vista personale che professionale. Oltre a essere stata la mia prima esperienza in Serie A da titolare e ad aver giocato con atlete d’esperienza, è stata anche la prima volta lontano da casa. Vivere a 550 chilometri dal mio paese ed essere da sola ti responsabilizza e ti fa crescere. L’esperienza che sto vivendo ora alla Fiorentina, mi sta mettendo davvero in condizione di giocare a livello professionistico. È un mondo totalmente diverso dalle squadre dilettanti. Abbiamo la possibilità di usufruire di tutti i comfort e i benefit della squadra maschile: non è da poco non dover più pensare a lavarsi la divisa, ma trovarsela pulita e stirata in spogliatoio! E poi c’è anche l’esperienza con la Nazionale, in cui ho imparato tantissimo, sin dalle giovanili».

Adesso quali sono i prossimi appuntamenti?

«Vorrei poterlo dire con certezza. Ad aprile, dovevamo andare in ritiro dal 5 al 15 per le qualificazioni agli Europei e avremmo dovuto disputare due partite, il 10 e il 14. Le partite maschili sono già slittate e con molta probabilità salteranno anche le nostre. Al momento, è tutto un’incognita. In questo momento mi trovo a Monticello e cerco di allenarmi a casa, nei limiti del possibile».

Federico Tubiello

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