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Sciopero oggi e domani alla Mtm. I metalmeccanici del Piemonte chiedono di fermare la produzione

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CHERASCO «Un giorno e mezzo di sciopero degli addetti: il pomeriggio di oggi, giovedì 12 marzo, e l’intera giornata di domani. Inconcepibile che mentre si dice agli anziani di rimanere a casa e si chiudono i negozi i metalmeccanici vengano usati come carne da macello sulla linee di produzione». Parole dure quelle di Domenico Calabrese, responsabile d’area di Fiom-Cigl, per commentare l’astensione dal lavoro decretato dai 400 dipendenti dello stabilimento Mtm-Brc della frazione Moglia.

Un’agitazione che si inquadra in un contesto di crescenti proteste, da parte dei lavoratori dell’industria, per l’inadempienza alle normative preventive, varate dal governo per evitare la diffusione di Covid19, sul posto di lavoro. Situazione denunciata anche dalla responsabile regionale della sigla sindacale Vittoria De Martino che ha menzionato casi di contagio che non sano stati resi pubblici dalle aziende piemontesi mentre in una nota stampa congiunta i segretari provinciali torinesi di Fim, Fiom e Uilm parlano di difficoltà nel recepire e applicare alle fabbriche, specie quelle dove l’organizzazione sindacale non è diffusa, le misure di sicurezza contro il contagio.

«Ai lavoratori non sono state distribuite mascherine e non sempre, sulle linee, è possibile rispettare il metro di distanza previsto: per queste inadempienze abbiamo scelto di fermarci» prosegue Calabrese delineando l’iter che ha condotto i dipendenti a incrociare le braccia in segno di protesta. «Abbiamo chiesto alla direzione se fosse possibile beneficiare di due giorni di ferie per riorganizzare il lavoro, ci è stato detto che non si poteva: successivamente i lavoratori che volevano beneficiare delle ferie volontarie si sono sentiti rispondere che la produzione deve andare avanti».

Impossibile, al momento, definire gli scenari del futuro immediato che vanno oltre la scala del singolo stabilimento. «Credo che nelle prossime 24 o 48 ore si arriverà alla decisione, da parte dei vertici industriali, di fermare l’attività degli addetti: una scelta generalizzata dunque che non riguarderà il solo stabilimento Mtm», conclude il dirigente d’area di Fiom-Cgil.

Davide Gallesio 

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