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Grimaldi (Luv): “La Giunta regionale si consegna le medaglie, mentre nelle case di riposo è strage senza fine”

TORINO «Le nostre denunce e l’appello degli enti locali, dei lavoratori e dei cittadini piemontesi hanno portato a una accelerata: in una settimana si sono fatti i tamponi che non si sono fatti nell’intero mese scorso»,  dichiara il Capogruppo di Liberi uguali verdi, Marco Grimaldi, in merito alla situazione nelle Rsa piemontesi su cui oggi la Giunta ha riferito in conferenza stampa.

Grimaldi aggiunge: «I dati tuttavia, sono drammatici: su quasi 14mila tamponi, tra ospiti e operatori, 3.610 positivi, 5.753 negativi, 4.577 in attesa. In media sono il 26 per cento gli operatori positivi, dato che aumenta in maniera sostanziale fra gli ospiti: i positivi sono il 44 per cento. Entro fine settimana la Regione ha annunciato che si arriverà a 20 mila tamponi, pari al 40 per cento del totale dei 42 mila tamponi necessari per ospiti e personale».

«L’assessore Caucino – commenta Grimaldi  – ha cominciato la conferenza stampa complimentandosi. Con chi? Con se stessa perché ha evitato il peggio! “Ho salvato vite” dice. Siamo davanti alla cronaca di una morte annunciata e si ha il coraggio di consegnarsi delle medaglie al merito. Icardi dà la colpa al Ministero perché aveva pronti gli esami sierologici poi bloccati, e spiega che la famigerata delibera per trasferire i malati di Covid-19 nelle Rsa è stata travisata e completamente modificata: però, per la prima volta, ammette che a Torino persone positive sono state ospitate in una casa di riposo. Tante bugie in una sola difesa d’ufficio che non risponde a nessuna delle domande poste dalle opposizioni, dalle famiglie e dagli operatori. Condite inoltre con l’arroganza di rispondere ai giornalisti che osavano chiedere i primi dati riferiti da febbraio: “non sono mica qui a leggere necrologi”.

«Le nostre domande – conclude Grimaldi – non sono affatto finite: sappiamo che 248 anziani nelle Rsa sono morti per Covid, ma delle 2.874 persone mancate da inizio anno nelle strutture, quante avevano fatto un tampone? I privati hanno certamente commesso errori, ma la Regione non ha nulla da rimproverarsi? Ora come si preserverà l’altra metà degli ospiti non contagiati? E ancora: possono esserci altri focolai in grado di esplodere da un momento all’altro, che vengono monitorati? La Giunta pensa di limitarsi a dire: ‘abbiamo fatto il possibile’ oppure, adesso che risulta chiaro che non era abbastanza, pensa di spiegare come intende muoversi nell’immediato futuro?».

 

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