Tracciamento, l’assessore Marnati ritiene troppo vaghe le informazioni fornite sull’App Immuni

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TORINO «Sono troppo vaghe le informazioni sulla App di tracciamento dei positivi al Covid-19 fornite in questi giorni dal Governo nel corso della conferenza delle Regioni alla quale ho preso parte», sottolinea l’assessore regionale all’innovazione Matteo Marnati. «Non si capisce quali sono i tempi di realizzazione, senza contare che l’unico modo sicuro di custodire i dati sensibili come quelli sullo stato di salute delle persone è di usare infrastrutture pubbliche come ad esempio il centro dati del Csi, tra l’altro non sembrerebbe garantita neppure la connessione con il sistema sanitario nazionale e regionale».

Marnati, riguardo l’applicazione che dovrebbe chiamarsi Immuni, aggiunge: «Prima di dare il via libera all’impiego di questa tecnologia restiamo in attesa di capirne meglio il funzionamento, senza contare che l’accertamento dello stato di salute delle persone non può prescindere dai tamponi senza i quali l’operazione parte con le armi spuntate, con il pericolo di creare confusione per i positivi non accertati. Inoltre l’utilizzo del bluetooth traccia non soltanto le persone vicine ma anche quelle distanti fino a 20 metri e quindi rischia di creare confusione. La Regione Piemonte rimane a disposizione per lavorare insieme al governo per creare una App che sia il più possibile efficace».

L’App Immuni, che deve essere ancora realizzata, si baserà su un diario sanitario in cui l’utilizzatore del telefono inserirà le proprie informazioni sul proprio stato di salute. Poi l’applicazione emetterà una serie di avvisi e allarmi quando troverà nei propri dintorni, tramite un collegamento bluetooth a bassa potenza, persone che nel proprio diario sanitario hanno inserito il fatto di essere stati contagiati.

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