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5.600 coccinelle sugli alberi albesi per la difesa biologica integrata

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Ad ALBA è in corso la collocazione di 5.600 coccinelle (Adalia bipunctata) sugli alberi cittadini per la disinfestazione da insetti parassiti. Il posizionamento è partito giovedì 28 maggio. In tarda mattinata 80 coccinelle sono state distribuite anche sulle piante del balcone del Palazzo comunale.

5.600 coccinelle sugli alberi albesi per la difesa biologica integrata

Le coccinelle eliminano in modo biologico e naturale i parassiti dalle piante e dagli alberi, in particolare da tigli, lagerstroemie e liriodendri. Su queste piante, i parassiti provocano danni attraverso l’emissione di un’escrezione zuccherina detta melata che imbratta le chiome e tutto ciò che è sottostante, come marciapiedi e autovetture.

Le coccinelle sono predatori naturali presenti nell’ecosistema urbano. Aumentare il loro numero risolve il problema nel pieno rispetto dell’ecosistema delle piante, in modo ecologico e sicuro, senza il rischio di inquinamento per l’ambiente e per le persone.

«La coccinella – sottolinea l’assessore all’ambiente Marco Marcarino – è un insetto di buon auspicio, di fortuna e abbondanza. Utilizzarle per eliminare in modo biologico i parassiti dalle piante e dagli alberi significa difendere il verde in modo naturale e sano per l’ambiente. L’anno scorso abbiamo coinvolto nell’iniziativa anche i bambini degli asili di Alba che hanno lanciato le coccinelle sul verde presente nei giardini delle scuole materne. È stato bellissimo. Quest’anno non è stato possibile, ma ricreeremo l’occasione in futuro».

L’operazione, coordinata dalla Ripartizione opere pubbliche (settore gestione e manutenzione del suolo) del Comune, è la fase conclusiva della sperimentazione del progetto di difesa biologica integrata iniziato nel 2019, nel rispetto delle regole del Pan (Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari). Una prima fase di trattamenti è stata fatta a base di sali di potassio e polisaccaridi complessi con la duplice funzione di fornire elementi nutritivi alle foglie e contemporaneamente dilavare la melata.

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Prosegue così il progetto di difesa biocompatibile del verde urbano cittadino iniziato da alcuni anni con l’inserimento dei trattamenti endoterapici in sostituzione di quelli aerei, in particolare con l’applicazione di trappole a ferormoni per individuare il proliferare delle principali patologie delle alberate cittadine, in particolare la Cameraria ohridella dell’ippocastano, per individuare il ciclo riproduttivo dell’insetto in modo da programmare interventi mirati.

Inoltre, in conformità alla normativa vigente, si è lavorato sostituendo i diserbanti chimici con diserbanti ecologici a base di sali, aceto ecc. e introducendo come tecnica di contenimento delle erbe infestanti l’uso del pirodiserbo e di macchine decespugliatrici lungo le strade comunali.

Alba è tra i comuni italiani pluripremiati per l’impegno e la competenza dimostrata nella sapiente gestione del verde urbano e nella capacità di arricchire gli spazi pubblici con angoli floreali e aree verdi suggestive. Negli anni, la città è stata più volte premiata dal concorso nazionale Comuni fioriti, recentemente con il riconoscimento marchio di qualità e la partecipazione al concorso Entente florale Europe. Inoltre, nel 2019 Alba era stata candidata a rappresentare l’Italia al concorso mondiale Communities in bloom 2020 in Canada, manifestazione annullata per l’emergenza Covid-19.

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