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Il ministro Bellanova: «Poche braccia in campagna, permessi agli stranieri»

Pronto il disegno di legge per il recupero dei terreni abbandonati

EMERGENZA «Noi avremo nei prossimi giorni una emergenza nelle nostre campagne: la mancanza di manodopera per la raccolta dei prodotti. O noi diamo a queste persone che stanno nei ghetti e sono irregolari la possibilità di lavorare attraverso un permesso di lavoro stagionale per sei mesi, o ci sono due ipotesi. Gli imprenditori che non vogliono far ricorso al caporalato e alla criminalità lasciano marcire i prodotti nei campi, oppure la criminalità continua ad usare la vita delle persone e a ricattare le imprese». Lo ha detto stamani la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova (Iv), in una diretta Facebook prima dell’incontro in corso tra Governo e settore agricolo e alimentare.

«Le associazioni agricole mi dicono che mancano fra 270 e 350 mila lavoratori»

Sull’ipotesi di destinare ai lavori agricoli i percettori di reddito di cittadinanza, la ministra ha detto «in uno stato di diritto, le persone scelgono il lavoro che vogliono fare. Ho detto alla ministra Catalfo di adottare una norma che permetta alle persone che hanno il reddito di cittadinanza o l’indennità di disoccupazione di cumulare anche il lavoro in campagna. Ma se le persone non vanno, io fra una settimana ho le associazioni delle imprese agricole che mi dicono che mancano fra 270 e 350 mila lavoratori per non lasciare marcire i prodotti nei campi. O in questo decreto si mette la norma che si possono avviare i permessi di lavoro semestrali, o non si dà una risposta alle imprese».

Sull’argomento della carenza di manodopera agricola Gazzetta ha pubblicato su questo numero un ampio servizio

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