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Case, un mercato per ricchi: prezzi a metro quadrato oltre i 2mila euro

Ad Alba valori assai elevati degli immobili. In provincia di Cuneo la media è pari a 1.176 euro: quasi la metà. Anche per gli affitti il divario è tra 8,5 e 6,52 euro a metro quadrato

Case, un mercato per ricchi: prezzi a metro quadrato oltre i 2mila euro

LA SITUAZIONE  In media i prezzi delle case in vendita ad Alba, secondo i dati di Immobiliare.it, sono in incremento, toccando i 2.016 euro per metro quadrato a marzo 2020 e 2.004 euro per metro ad aprile. Nel 2019 i prezzi si attestavano a poco più di 1.970 euro. In provincia di Cuneo la media è oggi pari a 1.176 euro: quasi la metà rispetto alla capitale delle Langhe. Medesima dinamica sul fronte degli affitti, dove il prezzo albese oltrepassa di poco gli 8,5 euro al metro quadrato, contro una media provinciale di 6,52 euro. Cinque anni fa la media cittadina era inferiore di circa 1,5 euro rispetto a quella attuale, un anno fa di quasi un euro.

Alba diventa dunque proibitiva, inaccessibile. I prezzi delle case sono stabiliti soltanto dalla domanda e dall’offerta. Non esistono forme di regolamentazione. Questo penalizza i cittadini e le persone in condizioni di fragilità economica.

Senza scordare le variabili emotive, che influiscono pure sul mercato. È possibile che il periodo di lockdown e lo spettro della pandemia abbiano influito sulle statistiche. Il mercato immobiliare non è matematico, ma riflette e aggrega i vissuti della popolazione: le paure, il grado di fiducia nel futuro, il desiderio di rifugiarsi in un terreno introspettivo oppure no. Secondo la rivista Ville&Casali tra febbraio e aprile (periodo di quarantena) quasi tutte le agenzie immobiliari hanno evidenziato un incremento intorno al 20 per cento delle richieste per i casali di campagna da parte di interlocutori italiani, ma anche stranieri.

Giovanni Morelli, editore della rivista, ha spiegato che «grazie alla definitiva messa in pratica dello smart working, la scelta di vivere fuori città, coniugando lavoro e benessere personale, è diventata una concreta possibilità».

Dietro questa tendenza si celano però due fantasmi. Il primo è che il desiderio di isolamento e lontananza, emerso durante la pandemia di Covid-19, potrebbe essere un riflesso della paura e quindi una reazione difensiva, non una scelta libera e autentica. A livello sociale questa “retrattilità” potrebbe rappresentare un indice pericoloso. Inoltre i prezzi delle case di campagna sono proibitivi e ancora una volta appannaggio di chi possiede ingenti risorse.

Secondo i dati di Immobiliare.it nella città di Alba con 200mila euro è possibile acquistare una casa di circa 100 metri quadrati. Questo avviene “in media”, considerando tutte le tipologie abitative. Se però concentriamo la ricerca solo sulle case indipendenti, la metratura acquistabile con un budget di 200mila euro sale a circa 130 metri, e scende a 80 metri se consideriamo un attico o una mansarda (la tipologia abitativa più costosa). Sono prezzi molto elevati per una città di ridotte dimensioni.

È sufficiente pensare come a Torino con 200mila euro sia possibile acquistare una casa di 136 metri quadrati. In altre parole la capitale delle Langhe, 30 volte più piccola di Torino, costa almeno il 30 per cento in più. Molto differente il paragone con Milano, dove le proporzioni tra ampiezza urbana e prezzi immobiliari ritornano ragionevoli: nel capoluogo lombardo con 200mila euro è possibile acquistare un “quadratino” di 58 metri quadrati.

«Non è da escludere che nei prossimi mesi le abitazioni fuori città subiscano incrementi consistenti»

Case, un mercato per ricchi: prezzi a metro quadrato oltre i 2mila euro 1Abbiamo sentito Enrico Garino, consulente della società Tecnocasa per la zona di Alba.

Quali sono gli andamenti del mercato immobiliare in questo periodo di sofferenza sociale ed economica, Garino?

«È difficile stabilire parametri precisi, a mio avviso. Troppo presto. Avremo un’immagine esatta di come e quanto la quarantena abbia influito sul mercato immobiliare soltanto a fine anno, quando i dati statistici saranno consolidati. Al momento, per quanto riguarda la nostra agenzia, non registriamo variazioni significative dei prezzi, anche se non è da escludere che nei prossimi mesi le abitazioni fuori città subiscano incrementi consistenti, a causa di un’impennata della domanda. Un’eventualità possibile se le persone, in seguito alla pandemia, cambiassero la propria visione della casa: non più solo una “base” a cui appoggiarsi per dormire e per brevi soggiorni, ma un rifugio in cui vivere quote maggiori di tempo e di esistenza. Molti durante la quarantena si sono ritrovati a riscoprire e valorizzare spazi domestici che prima non avevano tempo di abitare e curare».

Questa eventualità, tuttavia, implicherebbe una visione della quarantena “duratura”. Se i ritmi lavorativi riprenderanno, il concetto di abitazione tornerà a coincidere con un luogo di passaggio piuttosto che di vita.

«Dopo la fine delle restrizioni per contenere l’epidemia, come il resto d’Italia, anche Langhe e Roero torneranno a lavorare, a girare, a riprendere i percorsi interrotti. Se i flussi turistici dovessero riprendere e la Fiera del tartufo non fosse annullata il mercato immobiliare sicuramente ne verrà influenzato. Per questo è ancora presto per fare pronostici. Siamo in un momento di estremo cambiamento».

Maria Delfino

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