Proliferano i cinghiali, le nutrie e le cornacchie

L’assalto dei cinghiali a campi e noccioleti

PROTESTE Se il lockdown ha imposto una brusca frenata all’attività umana, nulla è cambiato per la fauna selvatica che, forse favorita dalla situazione d’emergenza, si moltiplica nelle aree agricole, causando non pochi grattacapi. Residenti e agricoltori di Mussotto, San Cassiano e Piana Biglini continuano a segnalare il proliferare di cinghiali, caprioli e nutrie. Una richiesta di chiarimenti è stata portata in Consiglio comunale il 15 maggio dal consigliere Ester Marello: «Si tratta di un problema complesso», spiega, «che divide i residenti. Ci domandiamo come si procederà, tenendo conto della bocciatura, da parte della Provincia, della proposta dell’Atc (Ambito territoriale di caccia) di modificare l’area interessata da zona di ripopolamento e cattura ad area di caccia specifica».

Daniele Sobrero, rappresentante dell’Amministrazione comunale in Atc, rassicura: «A breve si terrà un incontro in cui saranno coinvolti i tecnici e il sindaco. Una soluzione sarà annunciata al più presto. Troppi i danni alle colture, per non parlare della sicurezza stradale minacciata». A febbraio si era svolta una raccolta firme di cittadini mussottesi, coltivatori diretti e no, per chiedere con urgenza interventi. L’emergenza Covid-19 non ha certo favorito una risposta tempestiva. Si esprime Giovanni Lano, presidente del comitato di quartiere: «Sono numerose le colonie di nutrie così come preoccupante è l’aumento delle cornacchie grigie che devastano le nidiate di qualsiasi specie. Anche per queste due specie faremo richiesta di interventi specifici».

a.d.

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