Migranti nell’Ue, Italia esce dai primi cinque Paesi per richieste di asilo

Se i pericolosi invasori della fortezza Europa sono 49 immigrati 1

Tornano a salire per la prima volta dal 2015 le domande d’asilo nell’Ue: nel 2019 sono state 740mila, in aumento dell’11% sul 2018. Ma, per la prima volta in cinque anni, l’Italia non è più tra i primi 5 Paesi d’accoglienza. Emerge dal rapporto annuale dell’Agenzia Ue per l’asilo (Easo).

Le domande si sono concentrate per oltre la metà in Germania (165.615), Francia (128.940) e Spagna (117.795). Segue a distanza la Grecia, con 77.275 richieste. Quinto il Regno Unito (44.835 domande ricevute), che scalza l’Italia (43.770, -27% rispetto al 2018).

A fronte di un forte calo della migrazione irregolare sulla rotta del Mediterraneo centrale, l’aumento delle richieste di protezione internazionale – osserva l’Easo – è in parte dovuto al boom di domande presentate dai cittadini del Venezuela e di altri Paesi dell’America latina. Proprio i venezuelani, con 46mila richieste, risultano terzi tra le nazionalità che più hanno fatto domanda di asilo (+103% rispetto all’anno precedente). In testa si confermano i siriani (80mila domande) e gli afghani (61mila). Le difficili condizioni politiche in Venezuela e nel Sud America hanno fatto impennare le domande presentate in Spagna (aumentate di oltre il 100% rispetto al 2018) poiché, sottolinea l’Agenzia Ue, “spesso la lingua e i rapporti culturali possono svolgere un ruolo nella scelta del Paese in cui presentare domanda”.

Tra le altre tendenze migratorie, l’Easo registra inoltre che oltre un quarto della domande complessive presentate (188.500) arriva dai cittadini dei Paesi dispensati dall’obbligo di visto nell’area Schengen: è il caso dei Balcani occidentali e dei Paesi del partenariato orientale, tra cui l’Ucraina.

Ansa

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