Cambia il modo di accedere all’ospedale Santo Spirito

Percorsi diversificati per prelievi di sangue e prestazioni dei vari ambulatori e servizi

Cambia il modo di accedere all’ospedale Santo Spirito

SANITÀ Svuotato dei suoi diversi reparti, si sta pian piano trasformando nella Casa della salute. Parliamo del Santo Spirito, l’antico ospedale braidese che sta avendo una seconda vita. Con alcune novità, figlie di questa pandemia che non sta ancora lasciando il nostro Paese, continuando anzi a produrre nuovi contagi.

La più significativa innovazione è la suddivisione degli ingressi. Il portone al numero 1 di via Vittorio Emanuele è normalmente chiuso e le persone che accedono per ricevere la loro prestazione devono seguire le indicazioni presenti fuori dalla porta.

Spiega un’utente: «Nei giorni scorsi, dovendo sottopormi a un prelievo del sangue, mi sono recata di buon mattino all’ospedale, convinta di dover passare dall’entrata-uscita delle ambulanze, per fare poi la coda nel cortile interno del nosocomio, in attesa di fare il triage e di essere poi dirottata all’ambulatorio dei prelievi. Al mio arrivo, invece, un cartello scritto in rosso deviava tutte le persone che arrivavano per i prelievi verso il fondo della costruzione, lungo corso San Secondo». A partire dalle ore 7, si apre l’accesso al portone principale, regolato da un paio di volontari civici, che aiutano anche le persone in difficoltà. Una volta all’interno del Santo Spirito, occorre andare nella segreteria dell’ambulatorio e poi aspettare il proprio turno. Se invece si vuole effettuare una visita ambulatoriale, una radiografia oppure interventi di fisioterapia, allora l’ingresso è da viale Madonna dei fiori, usando la porta di accesso al cortile interno. Nei grandi ambienti dell’ospedale, ci sono anche molti lavori in corso, per rendere più razionale l’uso degli spazi.

La struttura al suo interno ospita il Cup (Centro unico prenotazioni), il punto prelievi, la radiologia (radiografie ed ecografie), la senologia (mammografia ed ecografia), gli ambulatori specialistici esistenti e altri in via di attivazione, con particolare riferimento ai percorsi di cronicità. Inoltre funzionano l’hospice (malati terminali di tumori), la medicina dello sport, il consultorio familiare, ostetrico e neonatale per il classico “percorso nascita”, il servizio di riabilitazione e recupero funzionale (visite e trattamenti), la guardia medica (continuità assistenziale) attiva ogni notte e nei prefestivi e festivi. Presenti anche una postazione del 118, un ambulatorio infermieristico, la direzione e gli uffici del distretto.

Valter Manzone

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