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Migranti positivi al Covid-19 a Prato Nevoso? Davvero non sarebbe una buona soluzione

«Con una provincia così estesa, auspichiamo che si trovi una soluzione che non metta a rischio una delle poche fonti di reddito della nostra montagna»

Migranti positivi al Covid-19 a Pratonevoso? Davvero non sarebbe una buona soluzione

PRATO NEVOSO La fuga di notizie sull’arrivo in una struttura ricettiva di Prato Nevoso, previsto per il primo settembre, di un numero imprecisato di migranti asintomatici, ma risultati positivi al Covid-19, sta suscitando reazioni piuttosto preoccupate e un dibattito che ha assunto aspetti polemici.

Purtroppo si tratta di un argomento che sfocia subito in virulenta battaglia politica, con contrapposte accuse di razzismo xenofobo e di autolesionismo anti-italiano, cosicché l’oggetto del contendere diventa un pretesto per uno scontro costante, perdendo presto di vista la realtà dei singoli problemi, originati da ragioni ben motivate e che potrebbero trovare soluzioni basate sul buon senso, oltre che sullo spirito di umanità.

Confindustria Cuneo ha preso posizione, nel massimo rispetto del ruolo decisionale delle istituzioni in questa vicenda, segnalando come Prato Nevoso davvero non sia una meta ottimale per l’accoglienza di questi migranti.

I vertici dell’associazione datoriale sottolineano, dunque, quanto sia importante che «tutta la società sia consapevole che occorre prendersi carico del problema dei Covid positivi asintomatici presenti in provincia di Cuneo, senza chiudere gli occhi e sperare che non tocchi il proprio paese o la propria città».

Tuttavia Confindustria Cuneo, rimarca «l’importanza di valutare non solo l’aspetto sanitario e di sicurezza nella scelta di una location adatta, ma anche l’impatto economico. La scelta di Prato Nevoso ricade su una delle località turistiche che più ha visto investimenti pubblici e privati sul turismo invernale. Con una provincia così estesa, auspichiamo che si trovi una soluzione che non metta a rischio una delle poche fonti di reddito della nostra montagna».

Roberto Gosso, presidente di “Cuneo Neve”, l’organismo che sotto l’egida di Confindustria Cuneo raggruppa gli impianti sciistici della Granda, aggiunge: «Le stazioni sciistiche del cuneese stanno profondendo grandi sforzi economici e sostenendo forti investimenti per promuovere il turismo invernale, con il supporto di Regione, Provincia e Atl. Come possiamo pensare di vanificare tutto connotando una località sciistica di punta come Prato Nevoso come potenzialmente pericolosa? Abbiamo fiducia nei nostri amministratori e in chi bada alla nostra sicurezza sanitaria e sociale, ma una località penalizzata a livello di immagine ne risentirà a livello di concorrenzialità. L’opinione pubblica tante volte agisce “di pancia”, irrazionalmente, e quando sceglie una meta turistica non vuole avere paura».

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