Se gli skaters restano esclusi dal loro parco

ALBA «I ragazzi hanno il terrore di allenarsi in un’area che hanno il diritto di usare: c’è una destinazione d’uso, facciamola rispettare», lo sfogo è di Alberto Crosetti, istruttore di skateboard. «Mentre proviamo le manovre in skate la gente attraversa il parco come se niente fosse e si trovano, addirittura, persone sedute su gobbe e curve. Quando abbiamo provato a chiedere a uno di loro di scansarsi, ci ha risposto “no zio non mi sposto”», prosegue Crosetti che con la tavola a rotelle ci ha a che fare dal 1991. Il luogo di cui parla è lo skatepark aperto nel 2013 nell’H zone di piazzale Beausoleil.
«Dal 2004 al 2009 ci siamo allenati in un’area di parco Tanaro ma le pedane erano in legno e sono crollate; nel 2012, dopo anni di richieste, il Comune ha investito 50mila euro per creare una struttura in cemento. Ci ho perso le notti per realizzare il progetto», spiega l’istruttore.

Se gli skaters restano esclusi dal loro parco
Una lezione allo skate park della Zona H di Alba

Il parco ha un’unica pecca, un varco nella siepe che lo circonda. Da qui le persone attraversano lo skatepark ad allenamenti in corso per raggiungere il giardino dell’H zone o si accampano per veri e propri bivacchi: «A Pasquetta c’erano tavole falò. Troviamo sempre mozziconi e cocci di bottiglie».
Poi ci sono i frequentatori abituali: «I nostri ragazzi hanno paura: non puoi venirti ad allenare con persone che ti picchiano o frugano nel tuo zaino», dice Crosetti.

La soluzione? Chiudere il varco nella siepe ma «il Comune non pianta i 10 metri di siepe che servono. In alternativa bastano una rete o un cancello: si deve inibire l’area a quanti non sono atleti. Gli skater non hanno un altro posto: se si va in strada i Vigili fanno la multa», dice l’istruttore.

A complicare la situazione ci sono i ciclisti che utilizzano la pista per le evoluzioni: «Una cosa pericolosissima perché prendono la rincorsa dal piazzale ed entrano ai 30 all’ora. Se incrociano uno skater lo investono», prosegue Crosetti. E dire che il movimento ad Alba sta raggiungendo dimensioni degne di nota: «I gestori del negozio di articoli sportivi mi hanno detto che, solo questa settimana, hanno venduto sei tavole. Tempo fa, nella nostra pista, è venuto ad allenarsi un atleta di fama internazionale come Kevin Duman».

Poi ci sono i corsi della Bestreet school di Enrico Signa che, da tempo, ha incluso lo skate fra le discipline: «Ogni estate sono 250 i bambini che, anche attraverso i corsi del Village Kinder si avvicinano a una disciplina che è approdata alle Olimpiadi. Sembra però che di questo sport non importi a nessuno».

Davide Gallesio

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