Egea ha presentato i numeri: fatturato a 984 milioni di euro

IMPRESE 984 milioni di euro di fatturato nel 2019, 1 miliardo e mezzo previsto nel 2025, con l’obiettivo di far diventare Alba la prima città decarbonizzata in Italia entro il 2027, arrivando in tutte le province del Paese. Questi i traguardi che il gruppo Egea ha raccontato all’assemblea del 6 ottobre, convocata per la presentazione del bilancio.

Teatro Sociale aperto nelle due sale, sul palco, dopo i saluti del sindaco Carlo Bo e del governatore Alberto Cirio, si sono alternati Pierpaolo Carini, presidente del comitato di gestione e Ad di Egea; Beppe Rossetto, presidente del consiglio di sorveglianza, e Guido Saracco, presidente del comitato scientifico e rettore del Politecnico di Torino. La conclusione è stata un fuori programma, con l’imprenditore Bruno Ceretto a fare bonaria ironia su Carini: «L’ospedale di Verduno si è dotato di uno dei migliori ortopedici in circolazione, il dottor Schiraldi, per curare gli effetti delle strette di mano e delle pacche energiche sulle spalle delle persone da parte dell’amministratore delegato Carini». Ma Ceretto ha poi anche ringraziato – seriamente – Maria Franca Ferrero per la nuova donazione alla fondazione Nuovo ospedale finalizzata alla realizzazione di un parco curativo.

Egea ha presentato i numeri: fatturato a 984 milioni di euro
Da sinistra: Beppe Rossetto, presidente del Consiglio di sorveglianza, e Pierpaolo Carini, Ad del gruppo Egea

Come annunciato in anteprima da Gazzetta d’Alba la scorsa settimana, il valore della produzione al 31 dicembre 2019 si avvicina al miliardo di euro, segnando così un +35% rispetto al 2017. Stabile il valore dell’Ebitda (margine operativo lordo) a 34 milioni di euro, mentre cresce dell’11 per cento l’utile, che sfiora i 6 milioni di euro. Sono stati poi presentati anche i dati della semestrale 2020, lusinghieri nonostante la battuta d’arresto imposta dall’emergenza Covid-19 e il calo dei consumi dovuto a un inverno molto caldo.

La semestrale evidenzia come, a fronte di una flessione dei ricavi a -16%, il valore della produzione si attesti intorno ai 430,2 milioni di euro, contro i 511 del 2019. Nonostante questo dato, si registrano marginalità superiori a quelle raggiunte nello stesso periodo del 2019, con un Ebitda semestrale pari a 18,4 milioni di euro (+19%). Il 2020 continua a essere un anno impegnativo, che dovrebbe chiudersi con un fatturato di 839 milioni di euro.

L’obiettivo del miliardo di euro è perciò rinviato al 2021: previsti 1.087 milioni di fatturato. La crescita dovrebbe essere esponenziale con la volontà di superare il miliardo e mezzo, garantita dalle 25 società del gruppo in ben nove settori del mondo dell’energia e del gas.
Sono attesi 320 milioni di euro di investimenti nel quinquennio 2020-2025. L’utile di esercizio finale della società Egea è di 1,7 milioni, che verranno in parte accantonati. La redistribuzione riguarderà 897mila euro, con 0,60 euro per azione.

Gruppo albese, nel Nord-ovest e in tutta Italia

Ampio spazio viene dato da Egea alla decarbonizzazione, prevedendo iniziative di sviluppo per gli impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili e l’espansione dei business dell’efficienza energetica, accanto all’illuminazione pubblica.

Anche la storica attività di teleriscaldamento è in crescita. Tre sono gli obiettivi per i quali Egea investirà oltre mezzo miliardo: entrare su nuovi territori attraverso la vendita di luce, gas e servizi energetici, con lo sviluppo degli sportelli sul territorio e un ambizioso programma di attività che supera i 250 milioni per l’efficientamento delle reti e degli impianti già esistenti. L’Ad Pierpaolo Carini ha sottolineato: «L’attuale momento di crisi sta ridando una grande importanza alla presenza di strutture e aziende dotate di capacità operativa, occupazionale e di innovazione. In questo senso viene ancor più premiata l’attività di Egea: albese, cuneese, del Nord-ovest e ormai in tutta Italia».

m.p.

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