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Il Codacons diffida il Piemonte dall’abrogare la legge sul gioco d’azzardo

Le sette sorelle mettono i paletti alle slot machine

TORINO La maggioranza del Consiglio regionale del Piemonte vuole l’abrogazione della legge sul gioco d’azzardo. Assieme a una ventina di associazioni della società civile che chiedono di mantenere intatta la norma del 2016 che sta combattendo con successo la dipendenza dall’azzardo si schiera anche il Codacons: «Sarebbe un grosso passo indietro e una minaccia alla salute dei cittadini riporatre le slot machine nei centri abitati con l’intento di rispondere in qualche modo alle ricadute occupazionali generate dalla», scrive l’associazione dei consumatori in una nota.

«In questo modo, la Regione Piemonte, anziché avviare campagne di sensibilizzazione su tutto il territorio per rendere partecipi i cittadini dei rischi gravi derivanti dalla ludopatia, preferisce risolvere la crisi occupazionale attraverso una politica che si disinteressa completamente del tema. Ciò anche in considerazione del fatto che, conseguentemente all’abrogazione, non verranno più considerati luoghi sensibili le banche, i punti bancomat e i luoghi di aggregazione sociale», prosegue il Codacons.

«La ludopatia è una patologia e come tale deve essere trattata. Servono soluzioni virtuose per rispondere alle ricadute occupazionali. È increscioso come la Regione Piemonte abbia deciso di rispondere alle difficoltà economiche derivanti dalla pandemia con l’abrogazione di questa legge, con il rischio di vanificare gli effetti di ciò che è stato fatto finora per tutelare la salute dei cittadini», afferma il presidente del Codacons Marco Maria Donzelli. «L’associazione si schiera a favore della legge sul gioco d’azzardo e presenta diffida alla Regione».

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