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Chiusura del posto Polfer: interrogazione del senatore Taricco

Polfer di Bra: fermato un uomo per detenzione di stupefacenti

BRA  Il senatore Mino Taricco, insieme ai colleghi Giacobbe, Boldrini, Stefano, Rojc, Ferrazzi, interroga il Ministro dell’interno per approfondire e chiarire le notizie circolate a mezzo stampa su una prossima possibile chiusura del posto di Polizia ferroviaria a Bra

In un quadro di riorganizzazione della Polizia ferroviaria in Provincia di Cuneo, si è diffusa la notizia, per ora non ufficiale, della possibile chiusura del “posto Polfer” presso la stazione braidese entro il 2021, parrebbe per raggiunti limiti di età di tre dei quattro agenti in servizio.

Il senatore Taricco precisa: “La Città di Bra è da sempre considerata nodo strategico di collegamento su ferro e su gomma per viaggiatori delle linee Alba- Torino e Cuneo, oltre ad essere snodo quotidiano per moltissimi studenti provenienti dalle cittadine limitrofe e da tutto il territorio, e per questo è da anni oggetto di un grande impegno delle forze dell’ordine nella prevenzione e nel contrasto di problematiche e di reati soprattutto nei confronti di minorenni, purtroppo segnalati con una certa frequenza anche nella zona. Con la potenziale chiusura della Polfer si assisterebbe ad una progressiva riduzione di riferimenti e di personale che renderebbe meno sicura la mobilità ferroviaria, specialmente in questo delicato momento segnato dall’emergenza epidemiologica nella quale il ruolo degli agenti della polizia ferroviaria si è rivelato ancora più di strategica importanza in termini di presidio per l’ordine pubblico e per il rispetto delle disposizioni di prevenzione e di sicurezza.  Per questo ho voluto, insieme ai miei colleghi, sollecitare il Ministro dell’Interno sull’importanza che questo corpo di polizia ricopre sul territorio piemontese, e cuneese in particolare, in termini di sicurezza per i cittadini locali e per gli stessi viaggiatori, e sulla possibilità di riconsiderare e, qualora le notizie circolate in questo periodo siano fondate, di valutare quanto meno una posticipazione delle decisioni, anche per permettere un più ampio spazio di confronto con tutte le Istituzioni competenti ed interessate, in vista anche di una possibile riorganizzazione maggiormente attenta anche alle necessità territoriali dello stesso nucleo di polizia”.

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