Casa della salute nell’ex San Lazzaro, progetto allo stato embrionale

Casa della salute all’ex San Lazzaro: ecco i primi passi
L'ex ospedale San Lazzaro di Alba.

ALBA Durante la quarta commissione consiliare della scorsa settimana, il sindaco Carlo Bo, su richiesta della minoranza di Uniti per Alba, ha fatto il punto sulla casa della salute. Oltre al fatto che sorgerà nei locali dell’ex ospedale San Lazzaro e che l’operazione sarà possibile grazie all’intervento della fondazione Crc e di altre fondazioni bancarie, attraverso la società Ream Sgr, il primo cittadino non si è sbilanciato: «Siamo in una fase embrionale, ma il fatto che si sia sciolto questo nodo e che ci siano i fondi per realizzare l’opera è già un passaggio molto importante per il futuro dell’area. Stiamo lavorando per definire l’impianto della struttura che andrà a realizzare l’opera: alla Ream Sgr, spetterà il compito di progettare e realizzare la casa della salute, mentre rimane ancora da chiarire il ruolo della Regione, se entrerà o meno a fare parte di questa nuova struttura societaria».

Il sindaco di Alba Carlo Bo
Il sindaco di Alba Carlo Bo

Riguardo alla gestione dell’immobile una delle ipotesi «è il passaggio di proprietà della casa della salute  ai soggetti che la realizzeranno, per poi affittarla all’Asl Cn2». Per il momento, la certezza è che verrà demolita la parte “nuova” del San Lazzaro, per realizzare la casa della salute ex novo secondo le esigenze dell’azienda sanitaria. Per la parte storica, vincolata dalla Soprintendenza, il quadro non è ancora chiaro. Lo abbiamo chiesto al direttore generale della Cn2 Massimo Veglio: «Su questo punto, non posso ancora esprimermi con certezza: parliamo di un bene vincolato, in cui sono limitati i margini di intervento e di adattamento alle nostre esigenze».

Il direttore generale della Cn2 Massimo Veglio
Il direttore generale della Cn2 Massimo Veglio

Anziché includerlo nel progetto, una delle ipotesi potrebbe essere lasciarne la proprietà e la gestione alla società che realizzerà la casa della salute, con una destinazione anche non sanitaria. A proposito del futuro dell’Asl, sempre durante la quarta commissione, il sindaco Carlo Bo si è espresso sulla possibilità che, con la scadenza degli incarichi triennali dei direttori generali piemontesi per fine maggio, termini il mandato di Massimo Veglio. «Ringrazio il direttore per il lavoro svolto in questi tre anni e mi auguro che possa proseguire il suo impegno, così da garantire una continuità importante per il nostro territorio», ha detto Bo. Dal canto suo, Veglio non ha nascosto il suo desiderio di rimanere: «Sono stati tre anni a dir poco complessi e spero vivamente di essere confermato, per poter portare avanti tutti i progetti intrapresi, come la casa della salute».

Francesca Pinaffo

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