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Granda e global: la fondazione Crc fotografa l’impatto delle esportazioni sul territorio

Nel 2020 le esportazioni della Granda sfiorano quota 7,9 miliardi ma sono calate del 6,9%

ECONOMIA È stato presentato il Quaderno 40 della fondazione Crc dal titolo Granda e global. Internazionalizzazione del sistema produttivo cuneese. La ricerca, promossa dalla fondazione nell’ambito dell’attività realizzata dal proprio centro studi e innovazione, è stata svolta in collaborazione con Marco Mutinelli dell’Università di Brescia e con la società R&p ricerche e progetti. Il Quaderno 40 completa il ciclo di analisi degli scenari futuri green, smart, global (Quaderno 21, Granda e green. Green economy in provincia di Cuneo e Quaderno 32, Granda e smart. Esperienze smart in provincia di Cuneo, disponibili alla pagina www.fondazionecrc.it/index.php/analisi-e-ricerche/quaderni) e analizza i principali nodi del dibattito sulla capacità di attrazione di nuovi insediamenti produttivi provenienti dall’esterno, così come le potenzialità dei sistemi locali di proporsi sui mercati esteri. In particolare, il lavoro presenta i dati sulle tendenze in atto degli investimenti diretti all’estero, sia in entrata che in uscita, e illustra un’indagine diretta rivolta alle imprese cuneesi maggiormente interessate dai processi di multinazionalizzazione (imprese cuneesi che hanno investito all’estero e imprese cuneesi a capitale straniero).

Sul numero di Gazzetta d’Alba in edicola martedì 27 aprile sarà pubblicato un approfondimento sul tema.

I principali risultati

La ricerca fotografa un territorio, quello cuneese, estremamente votato allo scambio internazionale ma la vivace propensione all’export rimane tuttavia a corto raggio: più del 70% del valore delle esportazioni deriva dagli scambi con i soli Paesi europei. Inoltre, la capacità di esporsi sui mercati esteri è concentrata in poche imprese: il 50,3% dell’export cuneese è generato da 28 imprese, ossia il 2% del numero totale di imprese sul territorio. Per quanto riguarda gli investimenti stranieri in entrata, si segnalano alcune caratteristiche apprezzabili tipiche della provincia, come quella di aver attirato investimenti “di qualità”, ossia investimenti che hanno dato valore ai prodotti, alle tecnologie, alla conoscenza del tessuto produttivo locale, che lasciano autonomia e generano di solito effetti positivi.

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