Ultime notizie

Il bilancio piemontese vale 19 miliardi di euro

Palazzo Lascaris,, Torino
Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale

REGIONE  Arrivato a conclusione l’iter di approvazione del bilancio di previsione regionale: il documento ha incassato l’avallo della maggioranza e il diniego delle opposizioni.
Soddisfazione ha espresso il presidente piemontese Alberto Cirio: «Fare un bilancio non è facile in tempi di “pace”, figuriamoci dopo la terza fase di una pandemia. I margini di manovra erano ristrettissimi, le nostre scelte politiche non possono essere giudicate in base alla pianificazione: la Corte dei conti ci ha concesso solo le spese indifferibili e sanitarie. Ci è stato chiesto di essere prudenti e di pagare i debiti pregressi: solo nel 2021 i ratei sui mutui ammontano a 450 milioni di euro; in tutto stiamo ancora versando 557 milioni di debiti». Entrate e uscite in competenza, per il 2021, ammontano a più di 19 miliardi di euro, oltre 23 se si guarda alla cassa. Il comparto sanitario, da solo, vale quasi la metà del bilancio con 8,9 miliardi di euro di spese a fronte degli 8,7 del 2020.

Fra i vari capitoli il comparto delle politiche del lavoro assorbe 412 milioni; alle iniziative sociali ne sono stati destinati 226 mentre la tutela del territorio impatta per 192 milioni. In posizione di vertice si trovano i 695 milioni per i trasporti e il diritto alla mobilità. Sviluppo economico e competitività ne assorbono 232 mentre agricoltura e politiche agroalimentari hanno avuto dotazioni pari a 83 milioni di euro; cultura e istruzione, hanno avuto ambedue una quota di 79 milioni di euro: turismo con 35 e politiche giovanili con 19 milioni di euro sono i fanalini di coda. Il disavanzo raggiunge i 6,5 miliardi di euro, quasi nulla la capacità di indebitamento, difficile la situazione liquidità.

Approccio critico al bilancio è quello del consigliere regionale Dem albese Maurizio Marello: «Il bilancio della ripartenza è simile a una scatola vuota: non ci sono piani finanziari né misure per il rilancio o investimenti che oltrepassino la normale amministrazione. Eppure, nel 2021, con il superamento della pandemia, si dovrà pensare a ricostruire l’economia, colpita in tutti i suoi settori, senza dimenticare le famiglie alle prese con mesi molto complicati. Obiettivi irraggiungibili con manovre tampone, bonus e contributi a pioggia: serve una visione economica e politica di lungo termine».

Per l’ex sindaco di Alba il documento conterrebbe solo tagli, sebbene alcune delle richieste del Partito democratico siano state accettate. Fra queste, prosegue Marello, «i fondi contro l’ usura e i fenomeni mafiosi; stanziamenti per valorizzare le città creative Unesco e interventi a sostegno di anziani vittime di truffe e raggiri».

Marcello Pasquero

Banner Gazzetta d'Alba