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Marello: «Il Recovery fund? una grande occasione per riavere finalmente il treno tra Alba e Nizza».

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La galleria Ghersi lungo la ferrovia Alba-Neive. Una frana impedisce il passaggio dei treni

ALBA La trasformazione in pista cicloturistica della ferrovia Alba-Asti-Nizza, che al momento non è più utilizzabile per problemi strutturali nella galleria Ghersi tra Barbaresco e Neive, ha fatto di nuovo capolino nell’incontro del Tavolo per le autonomie con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Fin dai tempi in cui ricopriva il ruolo di assessore al turismo per la Giunta Cota, Cirio sostiene la proposta di installare una pista ciclabile sulla ferrovia, ritenendo questa conversione una grande opportunità per il turismo di Langhe, Roero e Monferrato.

Fermamente contrario a tale ipotesi è il consigliere regionale Maurizio Marello che, da quando era sindaco di Alba, continua a battersi per l’importanza di ripristinare la ferrovia: «In più occasioni ho chiesto di revocare la sospensione delle linee avviata nel 2012, quando la Giunta Cota fece una serie di tagli molto pesanti interrompendo collegamenti importantissimi: un esempio su tutti è proprio la linea Alba-Asti-Nizza-Milano chiusa in quell’anno ma strategica, in quanto potrebbe garantire un collegamento tra Cuneo a Milano», spiega il consigliere del Partito democratico.

Marello: «Il Recovery fund? una grande occasione per riavere finalmente il treno tra Alba e Nizza».

«I fondi europei in arrivo, destinati anche alla mobilità sostenibile, sono un’occasione imperdibile per ripristinare il treno», ha aggiunto Marello. «Non si tratta di una questione locale. Riaprire la Alba-Asti-Nizza significa fornire un collegamento tra il basso Piemonte e Milano, collegando così la Costa Azzurra da Nizza a Ventimiglia, passando per Cuneo, alle Langhe e al Monferrato patrimonio Unesco. Si tratta di un grande progetto di mobilità pulita, capace di offrire un servizio a lavoratori, studenti e turisti».

«La pista ciclabile in direzione Asti va completata lungo il fiume Tanaro», suggerisce il consigliere Pd, «Pensare di farla al posto della ferrovia significherebbe perdere una grande occasione, spendere svariati milioni di euro per realizzarla (compresi i costi per la galleria Ghersi che andrebbero affrontati comunque e quelli di bonifica) e chiudere per sempre una linea ferroviaria che se rilanciata avrebbe ricadute economiche importanti. Le bici facciamole viaggiare sui treni insieme ai turisti che poi, fatta tappa ad Alba, Barbaresco, Neive, Castagnole, potranno usarle nei percorsi ciclabili sulle magnifiche colline patrimonio dell’umanità».

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