CANELLI Da tempo giungevano al comando di Polizia locale, guidato da Diego Zoppini, numerose segnalazioni relative a furti di fiori e suppellettili all’interno del cimitero comunale. Lo stato d’animo delle persone vittime di tali azioni ha comportato un immediato interessamento dei vertici del comando e dell’aliquota interna di Polizia giudiziaria (vicecComandante Pier Angelo Villare) per una celere risoluzione di tali episodi.
Oltre ai normali servizi di accertamento, sono state installate e occultate alcune telecamere all’interno del cimitero comunale, in supporto a quelle di videosorveglianza esterne alle entrate pubbliche di via Asti e via Saracco. Gli episodi avvenivano in una vasta area del cimitero; solo dopo mesi di indagini svolte con la massima discrezione (stante il luogo sacro in cui si operava) e a seguito di due denunce formali presso gli uffici di Polizia locale, si riuscivano a focalizzare alcuni punti di maggiori attività delittuose, che quindi sono state costantemente monitorate.
La verifica delle immagini, portava all’identificazione di una donna canellese di 53 anni quale autrice dei furti di piante e fiori nelle tombe, che venivano portati sia al di fuori del cimitero, sia spostati su altre tombe. La donna è stata denunciata all’Autorità giudiziaria di Asti con l’accusa di furto aggravato su cose esposte alla pubblica fede e vilipendio di tombe. Le attività investigative della Polizia locale, discrete, quasi invisibili, per garantire l’integrità spirituale, la preghiera e l’avvicinamento ai propri cari, proseguono. Si vuole appurare che non vi siano ulteriori soggetti colpevoli di un reato così vile e increscioso per la pietà dei defunti e il dolore dei famigliari.