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Stop alle discussioni per la legge regionale sul gioco d’azzardo

Stop alle discussioni per la legge regionale sul gioco d'azzardo
i consiglieri del Movimento cinque stelle dopo l'annuncio dello stop alle discussioni

GIOCO D’AZZARDO Ventimila euro di multe comminate a una sala scommesse, per aver omesso procedure antiriciclaggio, e a un giocatore che non dichiarava redditi cospicui delle giocate, sottraendoli all’erario: nel complesso ammonta a sessantamila euro il tesoretto di tasse non versate recuperato dalle Fiamme gialle della Tenenza di Saluzzo. L’operazione segue di pochi giorni lo stop alla discussione sulla nuova legge regionale in materia di gioco d’azzardo, presentata dalla Lega per modificare quella in vigore dal 2016.

Contrapposti i commenti delle forze politiche in aula a palazzo Lascaris : il capogruppo del Carroccio Alberto Preioni e il primo firmatario Claudio Leone descrivono l’accaduto come un semplice «cambio di strategia .Ci sono 5.000 persone che rischiano di perdere il posto e non possono rimanere appesi a un filo. Il nostro è un arrivederci a tra poche settimane. Nessun passo indietro: il provvedimento voluto con forza dal nostro gruppo non è né accantonato, né ritirato, né tantomeno bocciato».

In realtà, nella decisione si legge una spaccatura all’interno della stessa maggioranza, con il partito di Matteo Salvini abbandonato da Fratelli d’Italia e Forza Italia, come rileva, dall’altra parte delle barricate, il consigliere regionale albese Ivano Martinetti, in quota al Movimento cinque stelle. «La Lega ormai è  isolata ed  è stata scaricata dai suoi stessi alleati. In aula non ci sono i numeri e, nella società civile, i contrari sono ben più dei favorevoli. La realtà è evidente e sotto gli occhi di tutti: la legge contro il gioco d’azzardo patologico ha portato benefici per migliaia di cittadini piemontesi».

Parere condiviso anche dall’ex sindaco di Alba, Maurizio Marello, eletto consigliere regionale nelle file del Partito democratico: «Le forze di centrodestra hanno fatto tutto da sole: se la sono cantata e se le sono suonate, la sospensione ha il sentore del ritiro. Pensavo però che la maggioranza avrebbe almeno avuto il buonsenso di votare gli emendamenti che, prorogando i tempi di attuazione della legge, avrebbero  salvaguardato i lavoratori delle sale gioco non ancora a norma».

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