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La maggioranza albese tiene ma un rimpasto è sempre più probabile

Alba: Carlo Bo nomina la Giunta comunale 2
La Giunta guidata da Carlo Bo al suo debutto nel 2019

POLITICA Rientra in meno di ventiquattro ore la crisi amministrativa albese che ha visto il Consiglio comunale di martedì sera rinviato a mercoledì 16 giugno a causa della mancanza del numero legale. A rendere nulla la riunione sono state le tre assenze giustificate da motivi di lavoro e famigliari di Ylenia Cane (Noi per Alba), Mario Fugaro e Daniele Sobrero (entrambe Alba domani) a cui si sono aggiunte, al momento di passare all’esame delle delibere le uscite dall’aula di Olinto Magara (Alba liberale) e Maria L’Episcopo (Noi per Alba). La minoranza, a quel punto, ha iniziato a uscire dal salone chiedendo la verifica del numero legale, sceso a 10 consiglieri più il sindaco, troppo pochi per poter deliberare in modo valido, visto che servono almeno metà dei 24 consiglieri.  In seconda convocazione l’assemblea si ritrova quasi al completo (21 su 24 con le assenze nella maggioranza di Cane, L’Episcopo e Magara) e dibatte per quasi quattro ore sulle delibere messe all’ordine del giorno.

Le dure parole dette dal sindaco Carlo Bo, il giorno prima, a caldo, non appena si capisce che la seduta verrà sospesa per l’assenza dei suoi consiglieri lasciavano presumere la fine del mandato elettorale. «Prenderò le mie decisioni perché questa città ha bisogno di essere governata e io probabilmente ho dimostrato di non essere in grado», aveva rimarcato il sindaco, dicendosi umiliato dalla situazione.  Nella seconda riunione la tempesta della sera prima riecheggia debolmente nelle dichiarazioni di qualche capogruppo, mentre dalla presidenza ricordano di tenere la discussione nel tema delle delibere che si vanno via via esaminando.

Soltanto alla fine del Consiglio Nadia Gomba e Domenico Boeri, esponenti del gruppo Alba liberare assieme a Olinto Magara che il giorno prima era tra quelli che avevano lasciato l’aula facendo venir meno la validità dell’assemblea: «Con il collega Boeri prendiamo le distanze da atteggiamenti che non ci appartengono e nei prossimi giorni ci determineremo in merito». Sembra chiara la volontà di uscire dal gruppo formato un anno fa, probabilmente rispolverando il simbolo della lista Per Cirio che li aveva portati in Consiglio. Possibili anche ripercussioni sulla Giunta, visto che la vicesindaco Carlotta Boffa appartiene allo stesso gruppo che ieri era impegnata nella presentazione del cartellone degli eventi estivi in città senza rilasciare dichiarazioni in merito alla situazione politica.

Per ora l’Amministrazione albese è salva ma tutta la maggioranza, con in testa il sindaco Bo che ha ricevuto di persona, sui social e anche con uno striscione affisso notte tempo al portone del Municipio, il sostengo di tanti concittadini, ha bisogno di una riflessine interna e di una verifica: impossibile fare finta di nulla, dopo quanto accaduto martedì.

g.s.

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