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Occit’amo suona la musica dei trovatori nei mercati della Granda

La Grande orchestra occitana è composta da circa 50 elementi, musicisti e allievi di corsi di musica occitana coordinati dai Lou Dalfin

Occit'amo suona la musica dei trovatori nei mercati della Granda

MUSICA Da martedì 29 giugno il festival Occit’amo offre un assaggio della sua atmosfera con i passa-chariera (passa-strada), momenti di incontro mattutino lungo le vie con alcuni artisti della Grande orchestra occitana, trovatori contemporanei che racconteranno il festival e ne presenteranno le principali caratteristiche in occasione di alcuni mercati della provincia Granda, spazi settimanali vissuti e visitati da turisti, gente di territorio, curiosi.

I passa-strada, che coinvolgono sia le città più grandi della provincia di Cuneo sia i mercati di fondovalle del territorio, si terranno martedì 29 giugno in piazza del Popolo a Savigliano, mercoledì 30 in piazza Roma a Fossano, giovedì primo luglio in piazza Cagnasso ad Alba, venerdì 2 in piazza XX Settembre a Bra, sabato 3 in piazza Cavour e corso Italia a Saluzzo, martedì 6 in piazza Galimberti a Cuneo, giovedì 8 in via Giovanni XXIII a Borgo San Dalmazzo, lunedì 12 in piazza Martiri della Libertà a Dronero, sabato 17 in piazzale Ellero a Mondovì, venerdì 23 in piazza Santa Maria a Busca, lunedì 2 agosto a Sanfront e mercoledì 11 a Caraglio.

La partecipazione alle esibizioni dei passa-chariera è libera e non occorre prenotarsi; tutti gli eventi del calendario di Occit’amo saranno pubblicati sul sito www.occitamo.it, dove sarà possibile acquistare i biglietti per gli eventi a pagamento o prenotarsi per partecipare agli eventi gratuiti garantendo il distanziamento interpersonale.

La Grande orchestra occitana è una formazione composta da circa 50 elementi, musicisti e allievi di corsi di musica occitana coordinati dall’associazione Lou Dalfin, che presenta in concerto brani, strumenti e atmosfere della ricchissima tradizione d’òc. Si tratta di una delle più grandi orchestre popolari di tutta l’area occitana e non solo, basata su un corpo centrale di organetti e ghironde, gli strumenti più utilizzati nelle nostre valli, cui si aggiungono basso, batteria, flauto traverso, clarinetti, fisarmoniche cromatiche, arpa, galoubet, fifre, cornamuse, oboi popolari e violini in un insieme unico nel suo genere. I corsi su cui questo lavoro si è basato sono stati tenuti nelle valli occitane e in Liguria da Simonetta Baudino, Chiara Cesano, Roberto Avena e Sergio Berardo, che ha curato coordinamento e direzione.

Il liutaio Jean Claude Boudet, la massima autorità mondiale per la costruzione delle ghironde ha dichiarato, dopo aver assistito a un concerto dell’orchestra, “è l’apoteosi della cultura occitana, nessuno, nella nostra terra è riuscito a realizzare qualcosa di simile“.

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