ALBA Nella sua biografia si definisce “un illustratore prestato al fumetto”. Ma ciò che è certo è che la creatività di Gabriele Dell’Otto si esprime al massimo negli ambiti più diversi, tanto da essere considerato uno dei più importanti illustratori e fumettisti al mondo. Nato a Roma nel ’73, la sua carriera ha avuto una svolta nel ’98 dall’incontro con Marcello Lupoi, direttore editoriale della Marvel Italia, che lo porta a collaborare con la divisione europea della nota casa editrice di fumetti. Nel 2002, sempre con la Marvel, approda negli Stati Uniti. E si aggiunge la collaborazione con la Dc comics, altra mitica casa editrice nel settore. Da quel momento, a colpi di supereroi, miniserie e graphic novels, Gabriele Dell’Otto diventa sempre più noto e apprezzato, senza mai mettere da parte l’illustrazione. Ed è così che nel 2014, dall’incontro con l’insegnante e saggista Franco Nembrini, inizia un viaggio nel mondo di Dante. Il risultato è una nuova versione della Divina Commedia in tre volumi, editi da Mondadori, con le illustrazioni di Dell’Otto e i commenti di Nembrini. Dopo l’uscita dell’Inferno e del Purgatorio, il volume dedicato al Paradiso è quasi concluso. Di tutto questo si parlerà ad Alba, martedì 13 luglio, quando l’artista sarà ospite di Alba capitale della cultura d’impresa. L’appuntamento è alle 21 in piazza San Paolo, nel palaAlba (le prenotazioni sono aperte sul sito alba2021.confindustriacuneo.it). L’incontro è organizzato in collaborazione con l’accademia d’arte Novalia. che ha scelto proprio Alba come sede.
Da Spiderman a Dante, che cosa l’ha convinta a immergersi nell’universo di Dante?
Ora che sono arrivato alla penultima tavola del Paradiso, posso dirlo: non sono stato io a scegliere Dante, perché tutto è accaduto in modo inaspettato. Durante una serata di Franco Nembrini a Pisa, sette anni fa, rimasi molto colpito dal suo modo di parafrasare la Divina Commedio, con un approccio molto personale e umano. Tornato a casa, come mi accade ogni volta che vengo colpito da un’idea, iniziai a vedere nella mia mente immagini del viaggio di Dante. E così cominciai a dipingere, su tela, mentre di solito lavoro su carta: è come se da subito avessi compreso di trovarmi di fronte a qualcosa di nuovo. Da un piccolo portfolio, che ebbe molto successo anche tra i giovanissimi appassionati di comics, il destino mi riportò da Franco e insieme iniziammo a lavorare ai tre volumi. Per questo, questo progetto per me è stato qualcosa di molto naturale, un percorso in cui l’aspetto umano è stato alla base fin dal primo giorno, grazie all’amicizia che si è creata con Franco e con tutte le persone che collaborano al progetto: sono partito per un viaggio, che sto per concludere con oltre 100 tele.
continua…
Francesca Pinaffo
Su Gazzetta d’Alba in edicola domani, martedì 13 luglio l’intervista completa a Gabriele Dell’Otto