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Restituiti all’ambasciatore tedesco i vasi di cristallo recuperati ad Alba

Restituiti all'ambasciatore tedesco i vasi di cristallo recuperati ad Alba

ROMA Sono stati restituiti stamane (lunedì 5 luglio) all’ambasciatore tedesco Viktor Elbling, dal generale di brigata Roberto Riccardi, comandante dei Carabinieri dei Nuclei di tutela del patrimonio culturale (Tpc) i cinque vasi di cristallo sequestrati, un anno fa a una coppia di sessantenni tedeschi, uno dei quali residente da tempo a Gorzegno.

Il fermo era avvenuto, a fine luglio, in un albergo di Alba: qui i Carabinieri avevano organizzato, sotto la supervisione del magistrato Laura Deodato della Procura di Asti, un incontro fra i possessori dei manufatti e i dirigenti del museo che erano stati contatti dai due, intenzionati a estorcere denaro all’ente per restituire le opere. I vasi di cristallo, realizzati fra XV e XVI secolo, erano stati rubati nel 2000 al Kunstpalast Glasmuseum Hentrich, polo museale di Düsseldorf (Germania): i due li avevano comprati, come spiega il comandante del Nucleo Tpc di Torino, Cristiano Lo Iacono, «consapevoli della provenienza illecita. Avevano chiesto 200mila euro per restituirli».

Il contatto è stato l’inizio della fine della carriera dei due, oggi rinviati a giudizio, e con precedenti nell’ambito. «Su richiesta della polizia federale tedesca abbiamo provveduto a localizzarli e a predisporre l’incontro in una cornice di sicurezza, arrestandoli in flagranza di reato». I cinque manufatti hanno un valore di 700mila euro, un sesto oggetto, anch’esso di cristallo era stato trovato nelle disponibilità dell’uomo e avviato a studi più approfonditi per comprenderne la provenienza.

Davide Gallesio 

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