Ultime notizie

Tendopoli sul Tanaro. L’assessore: «Non sapevo, cercheremo di aiutarli»

Tendopoli sul Tanaro. L'assessore: «Non sapevo, cercheremo di aiutarli» 5

IN CERCA DI LAVORO Una tendopoli: rifugi costruiti con plastica, legno, rami e tendoni, con il fuoco per terra per cucinare e grossi fusti riempiti con l’acqua della fontana pubblica. Per terra, valigie, zaini e borsoni con i pochi averi dei loro abitanti. Non siamo a Torino o in qualche altra metropoli, ma ad Alba, lungo il fiume Tanaro, dove quest’estate sono aumentate le baracche di giovani stranieri originari dell’Africa Subsahariana. La scorsa settimana abbiamo intrapreso un viaggio in quest’altra realtà albese, centrale per quanto nascosta da un muro invisibile.

Abbiamo incontrato alcuni degli abitanti del Tanaro: sono uomini arrivati mesi fa sul territorio per lavorare le vigne, alcuni prima accampati in un salone della Caritas in via Pola, per poi spostarsi sull’argine, quando il Centro di prima accoglienza ha chiuso per agosto. Ci hanno raccontato delle loro condizioni di lavoro e della situazione che ogni giorno si trovano a vivere. L’assessore ai Servizi sociali Elisa Boschiazzo: «Non ero al corrente degli accampamenti lungo il Tanaro. Nei prossimi giorni, i giovani verranno identificati dai volontari del Presidio Caritas. Se sprovvisti di lavoro, si cercherà di trovare loro un’occupazione e insieme una sistemazione».

Ampio servizio su Gazzetta in uscita il 28 agosto.

f.p.

Banner Gazzetta d'Alba