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Il Tribunale ha messo all’asta la casetta gialla di Dogliani

Il Tribunale ha messo all'asta la casetta gialla di Dogliani

DOGLIANI Il Tribunale di Cuneo ha messo all’asta la cosiddetta casetta gialla, immobile che fa parte del patrimonio dell’ex ospedale civico. Posto di fronte all’imponente struttura progettata a fine Ottocento da Giovanni Battista Schellino, proprio dove la provinciale inizia a salire verso Dogliani Castello, il fabbricato ha una superficie totale di circa trecento metri quadrati distribuiti su due piani. Da anni il Comune, che gestiva la casa di riposo tramite una fondazione, ne ha perso la proprietà a causa dei dissesti finanziari verificatisi durante le Amministrazioni precedenti. L’intera struttura è da anni gestita dai curatori fallimentari del Tribunale del capoluogo provinciale. Nell’ospedale funziona la Rsa Sacra famiglia, appartenente al gruppo Sereni orizzonti, che ospita una quarantina di anziani e offre lavoro a venti operatori. Nel fabbricato giallo, invece, trova spazio l’ambulatorio dei medici di famiglia. La base d’asta è 500mila euro e il termine per presentare le offerte, maggiorate di almeno diecimila euro, è fissato per mercoledì 17 novembre. Nel caso l’asta andasse deserta, il prezzo di partenza sarebbe ribassato del venti per cento.

Si tratta di un bene pubblico che, anche se vincolato giudiziariamente da molti anni, potrebbe finire in mani private. Spiega il sindaco Ugo Arnulfo: «Non è mia intenzione ritornare su vecchie polemiche e accusare qualcuno, ma la nostra Amministrazione ha ereditato questa situazione da chi negli anni ci ha preceduto. Ora stiamo ricevendo molte richieste per intervenire e non perdere questo immobile sito in una posizione centrale, ma il prezzo richiesto è troppo alto e non è assolutamente in linea con il mercato immobiliare». Prosegue Arnulfo: «So che i medici che lo occupano svolgono un servizio pubblico essenziale e l’area dispone di un ampio parcheggio, ma il Comune non ha molta voce in capitolo. Si tratta di professionisti che hanno scelto di affittare un immobile tutti insieme e noi non possiamo intervenire. Sicuramente, se dovessero essere sfrattati, li aiuteremo a trovare un’altra sistemazione e li agevoleremo. Nei prossimi mesi valuteremo, nel caso si abbassasse il prezzo di partenza, se effettuare questo investimento, ma per ora è impossibile».

È dello stesso parere l’assessore ai lavori pubblici Emanuele Albarello, che afferma: «Oltre alla cifra molto alta, bisogna anche aggiungere che l’acquisizione della casetta gialla non rientra nella programmazione triennale da noi stilata. Accendere un mutuo per comprarla non avrebbe senso, dato che abbiamo già molti edifici storici da recuperare». Il consigliere Claudio Raviola, eletto nella maggioranza ma che, da alcuni mesi, rappresenta una voce contraria alla stessa, vorrebbe «qualora la base d’asta si abbassasse, un impegno all’acquisizione dell’immobile da parte del Comune. Il Consiglio ha recentemente votato per ristrutturare un vecchio fabbricato a Castello. Credo che abbia più senso puntare sulla casetta gialla». In futuro, i curatori fallimentari potrebbero decidere di mettere in vendita anche l’ospedale civico, per il quale il gruppo Sereni orizzonti ha un contratto d’affitto valido per i prossimi quindici anni.

Davide Barile

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