Alba, Bergamo e Parma danno vita al distretto delle Città creative Unesco per la gastronomia

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BERGAMO Il sindaco di Alba Carlo Bo, accompagnato dall’assessore al turismo e alle Città creative Unesco Emanuele Bolla, giovedì 21 ottobre a Bergamo, nel Palazzo del podestà, ha firmato con il collega della città Giorgio Gori e quello di Parma Federico Pizzarotti il documento che ufficializza la nascita del distretto delle Città creative Unesco per la gastronomia.

La firma del protocollo è stata inserita in un fine settimana denso di eventi per Bergamo: oggi si terrà il meeting del network internazionale delle città creative dell’Unesco, dove spetterà all’assessore Bolla raccontare la creatività albese, mentre fino a domenica si svolgerà anche la manifestazione di promozione dell’arte casearia bergamasca Forme.

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Il weekend segue quello albese di fine settembre dove si sono consolidate le basi su cui oggi poggia il distretto, quando le città si sono incontrate, mettendo i sindaci e gli assessori al lavoro per realizzare la pasta fresca all’Apro di Alba e, successivamente, nella vigna urbana della città per un pranzo con le eccellenze delle tre realtà gastronomiche riconosciute dall’Unesco.

Uniche tre città italiane insignite del riconoscimento che premia la creatività culinaria, sono entrate nella rete Unesco prima Parma nel 2015, poi Alba nel 2017 e, infine, Bergamo nel 2019. Il network delle Creative cities è strutturato in aree tematiche, non solo gastronomia, ma anche letteratura, design, media arts, musica, arti e artigianato, film.

Il sindaco di Alba Carlo Bo: «Da oggi ci presenteremo sui palcoscenici turistici internazionali come un unico distretto gastronomico italiano. Un lavoro di squadra cominciato diversi anni fa con il sostegno reciproco alle rispettive candidature e che ora prosegue nell’ottica di una fattiva collaborazione e della volontà di ampliare sempre di più il network. Da una parte sul fronte nazionale che oggi comprende le nostre tre realtà, ma che può essere esteso agli altri comuni simbolo della cultura del cibo italiana e, dall’altra, sul fronte internazionale con tutte le altre città creative, ognuna un potenziale nuovo mercato turistico e una preziosa fonte di scambio e confronto».

«È una grande soddisfazione arrivare alla costituzione del distretto dopo un percorso che è passato da Alba», aggiunge Bolla. «Il distretto sarà uno strumento straordinario per promuovere a livello internazionale il Made in Italy gastronomico e la destinazione Italia, dove Alba gioca un ruolo strategico sul piano nazionale».

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«La costruzione di reti tra città – spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – ha ancora più importanza in questo momento, mentre cerchiamo di lasciarci alle spalle l’emergenza pandemica e di ripartire. Lo abbiamo fatto quando ci siamo presentati con Brescia come capitale della cultura per il 2023, lo stiamo facendo nella costruzione di una rete delle città della musica, cioè le città che hanno dato i natali ai più importanti compositori d’opera italiani, lo stiamo facendo anche per quel che riguarda la gastronomia. Il cibo, il nostro saper fare enogastronomia costituiscono un volano ulteriore per la ripartenza dei nostri territori. Da realtà manifatturiera che ha riscoperto e valorizzato solo in tempi più recenti la sua tradizione gastronomica, siamo felici di proporci a livello internazionale con Alba e Parma come un unico grande distretto gastronomico: stiamo lavorando con impegno per tradurre in iniziative concrete il protocollo che abbiamo siglato oggi e a proporci al mondo come un’unica grande realtà enogastronomica, con una cultura del cibo impareggiabile a livello globale».

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, e l’assessore al turismo, Cristiano Casa: «Il protocollo firmato oggi tra le tre città creative Unesco intende creare sinergie utili per lo sviluppo, proprio nell’ambito del distretto che stiamo costruendo. Si tratta di tre centri che spiccano per le loro eccellenze in tema gastronomico a livello nazionale e questo ci permetterà di mettere in campo azioni vincenti anche in campo internazionale. Siamo molto soddisfatti di questa operazione che testimonia il grande valore del riconoscimento ottenuto da Parma nel 2015 quale città creativa Unesco per la gastronomia e che ci vede protagonisti sia a livello nazionale che mondiale, con la possibilità di interagire con realtà globali. Un atto, quindi, importante per lo sviluppo e la crescita di Parma anche a livello mondiale».

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