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Giornata mondiale dell’alimentazione: al via Ristoranti contro la fame

Foto d'archivio
Foto d'archivio

INIZIATIVA Il Cascinale nuovo (Isola d’Asti), Fratelli La Bufala (Biella), La trattoria degli amici (Castellinaldo), Piazza Duomo (Alba), Marc Lanteri al castello (Grinzane Cavour), Magazzino 52 (Torino), Nn Lingotto congress (Torino), Sórbole! (Brandizzo), L’Ostu (Torino), Fratelli La bufala (Torino), Fratelli La Bufala (Grugliasco). Sono loro i locali del Piemonte che hanno aderito a Ristoranti contro la fame e che si impegnano in eventi per sensibilizzare i propri clienti sul tema della lotta alla fame e della malnutrizione infantile nel mondo.

Il progetto prenderà il via sabato 16 ottobre in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, con la consueta regia di Azione contro la fame. In questi anni ha trovato ospitalità in oltre 700 attività della ristorazione italiana e ha raggiunto, complessivamente, oltre 500mila persone. Nel corso di questa edizione, che rientra nell’ambito dell’iniziativa di sensibilizzazione Mai più fame, i clienti, all’interno dei ristoranti, potranno donare, fino al 31 dicembre, due euro con l’acquisto di un piatto solidale, 50 centesimi scegliendo una pizza solidale e altrettanti consumando una bottiglia d’acqua.

A proposito di acqua: Ristoranti contro la fame collaborerà con acqua Valverde che donerà un quantitativo gratuito ai ristoranti aderenti per favorire l’attività di raccolta fondi.

Saranno quattro le attività sul campo che saranno sostenute dall’organizzazione: ricerca di pascoli migliori per gli allevatori del Sahel; realizzazione di orti in India e sostentamento dei rifugiati del Libano. Il progetto promosso in Italia, Dall’emergenza all’autonomia, consiste nel contrastare l’insicurezza alimentare coinvolgendo 50 famiglie vulnerabili della periferia di Milano,

«Con un pianeta che è in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti, cure contro la malnutrizione infantile da tempo disponibili, efficaci e a basso costo, progetti di cooperazione in grado di realizzare l’autosufficienza delle comunità vulnerabili, siamo la prima generazione della storia che può eliminare la fame», ha dichiarato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame. «Motivati dallo stesso nostro auspicio anche i ristoranti e i partner dell’iniziativa sono pronti a lavorare al nostro fianco per dare cibo a chi non ce l’ha. Gli italiani, oggi, hanno un motivo in più per pranzare o cenare al ristorante o in pizzeria: la solidarietà. Recarsi in uno dei locali aderenti diventa non solo un’opportunità per dare cibo ed alimenti terapeutici ai bambini malnutriti nel Sud mondo ma anche un modo per consentire alle famiglie più vulnerabili del nostro Paese di sconfiggere la fame».

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