LETTERA AL GIORNALE C’era una volta una scuola di provincia che, desiderosa di dare ai ragazzi un’opportunità di realizzare i loro studi e le loro passioni, si adoperò per ottenere il liceo musicale. Tutti uniti, personale scolastico e amministratori locali, riuscirono nel loro intento.
Partito il progetto con entusiasmo, si crearono presto difficoltà intenzionali anche da parte di chi avrebbe dovuto adoperarsi per il bene della scuola, il cui fulcro sono sempre gli studenti e non i docenti. Si arrivò così presto a una situazione incresciosa tanto da far allontanare volontariamente chi aveva speso energie e competenze e le cui richieste di chiarimento e confronto a tutti i livelli caddero sempre nel vuoto, provocando anzi reazioni stizzite quando non il silenzio assoluto e assordante. L’armonia tanto invocata nelle parole non venne mai seguita dai fatti. Arrivati al 1° settembre 2021, colui che poteva avere un confronto costruttivo per il bene e il futuro della scuola, ha lasciato perché al termine del suo mandato lavorativo, senza concedere neppure udienza a chi l’aveva invocata più volte.
Questa favola non finisce con il consueto «…e vissero tutti felici e contenti», ma l’aura nefasta dei draghi hanno soffiato il fuoco distruttore e ne hanno impedito il proseguimento. Arduo, ma non impossibile ardimento spetta ora alla nuova dirigenza. A lei vanno il mio sostegno e i miei più sinceri auguri e quelli delle brave persone che sono ancora all’interno dell’istituto.
Francesca Lamborizio