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Piero Negri Scaglione, storia di un capolavoro

Piero Negri Scaglione, storia di un capolavoro
Robert De Niro in C’era una volta in America

ALBA Piero Negri Scaglione ha pubblicato per Einaudi Che hai fatto in tutti questi anni. Sergio Leone e l’avventura di C’era una volta in America. Sarà presentato domenica 17 ottobre, alle 17 nella sede dell’associazione Alec, in via Maestra 30, con seguito per il firma copie nella libreria San Paolo. Nel comporre il libro dedicato al capolavoro – a uno dei capolavori – di Leone, l’albesissimo Piero ha dato un altro saggio della sua capacità di far fruttare nelle sue pagine un metodo di ricerca da storico professionista con lo stile, la sintesi e il ritmo coinvolgente del giornalista.

Piero Negri Scaglione, storia di un capolavoro 1

Le oltre 200 pagine se ne escono «spensierate» – per citare Beppe Fenoglio, di cui Scaglione ha scritto la biografia – da oltre dieci anni di elaborazione e lavoro, gli ultimi due davvero intensi. Piero riesce a intervistare Robert De Niro (il protagonista Noodles, nel film) in pieno lockdown: impresa non da poco. Ma ricostruisce anche, per quanto possibile, la vicenda di Mano armata e del suo autore, Harry Grey, pseudonimo di Herschel Goldberg: è il romanzo autobiografico alla base di C’era una volta in America (escluso il finale). Va nel Texas, ad Austin, per compulsare l’archivio dell’Harry Ransom center, che conserva le carte di De Niro. Uno dei motivi di fascino di Che hai fatto in tutti questi anni è proprio la messa in luce di personaggi e fatti in apparenza secondari nella gestazione del film, durata quasi 17 anni (Leone lo annunciò in una trasmissione Tv del ’69, la pellicola fu proiettata nell’84).

È un mondo che si apre al lettore, anche a quello che magari ha visto il film più e più volte. Seguendo i sette capitoli (meglio, tempi, come si usa nel cinema) ci si addentra nei particolari che contribuiscono a disegnare l’anatomia di una grande opera, per esempio la travagliata storia della stesura della scenografia, dal rifiuto di Leonardo Sciascia, la prima scelta di Leone, alle stesure di Norman Mailer, accantonate dallo stesso regista, al lavoro definitivo di Carlo Simi; il punto di vista di Claudio Mancini, il produttore esecutivo, un personaggio con all’attivo 120 film. E poi Piero ci mette anche un po’ di sé stesso, e di riflesso lo spettatore, più o meno cinefilo, degli anni Ottanta, ad Alba e in un’epoca in cui il cinema era goduto, atteso, guardato in un modo distante da come è consumato oggi.

In una (abusata) parola: Che hai fatto in tutti questi anni è un affresco che Negri Scaglione ha completato di dettagli e sfumature in grado di far comprendere quanta vita (oltre a quanta arte) c’è dentro e attorno un film del livello di C’era una volta in America. Che all’epoca, colpevole il montaggio, ma non solo, oltreoceano fu poco apprezzato: potrebbe essere uno spunto per il dialogo con Piero Negri Scaglione, domenica.

Paolo Rastelli

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